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Economia | 05 agosto 2024, 12:13

Begaj: "Il microcredito deve tutelare le categorie più fragili e non bancabili. Servono vigilanza e formazione finanziaria"

Il plauso e il messaggio di gratitudine del banchiere scrittore Beppe Ghisolfi, consigliere del Gruppo mondiale delle Casse di risparmio, che incontrò il Capo dello Stato al palazzo delle Brigate nello scorso 28 novembre

Begaj: "Il microcredito deve tutelare le categorie più fragili e non bancabili. Servono vigilanza e formazione finanziaria"

Il Presidente della Repubblica d'Albania, onorevole Bajram Begaj, ha inviato nei giorni scorsi una lettera all'Assemblea parlamentare, in merito alle indagini che stanno interessando il settore del microcredito non bancario.

Nella lettera diffusa dai mass media, si rileva che il Capo dello Stato ha comunicato con le Commissioni parlamentari permanenti per gli affari giuridico legislativi ed economici facendo espresso richiamo agli esiti e agli accertamenti relativi alla vicenda del microcredito e alle sue conseguenze sulle famiglie non bancabili.

Begaj, nella propria lettera, evidenzia che gli individui colpiti da tale fenomeno appartengono nella maggioranza dei casi agli strati più vulnerabili della società, privi di mezzi di protezione e di formazione e informazione finanziaria preventiva.

Le risultanze e le conclusioni, scrive il Presidente della Repubblica nella missiva in oggetto, arrivano dopo la comunicazione istituzionale e l'informazione - da parte della Banca centrale d'Albania e del Ministero della Giustizia - sulle misure adottate per affrontare la situazione e per sanzionare i responsabili.

L'onorevole Begaj, nel messaggio indirizzato agli organismi parlamentari competenti, sottolinea la necessità di una risposta forte, coordinata ed efficace di tutte le strutture competenti, per dominare non solo questo caso specifico ex post, ma per garantire che tali eventi in futuro siano prevenuti all'origine.

Secondo il titolare del Quirinale albanese, i cittadini devono capire che lo Stato e le Istituzioni, informative e di vigilanza, sono dalla loro parte e contro gli autori di abusi. Perciò viene richiesto autorevolmente, alle commissioni parlamentari, di supervisionare la migliore risposta istituzionale e di guidare il processo dei miglioramenti giuridici e ordinamentali.

C.S.

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