Attualità - 05 agosto 2024, 19:47

Dopo 407 scalate al Monviso Clemente Berardo è tornato a 88 anni sul Re di Pietra [VIDEO]

Un omaggio commovente quello reso a ‘Mente’ decano delle guide alpine del Monviso, da Simone Moro, uno dei più grandi alpinisti al mondo. Grazie all'elicottero di Moro, Berardo ha potuto tornare sul suo amato Viso, rivivendo emozioni e ricordi di una vita dedicata alla montagna

Simone Moro che pilota l'elicottero con Clemente Berardo e Davide Giordano

Un'unione indissolubile quella tra Clemente Berardo (da tutti conosciuto come 'Mente') e il Monviso.

Per oltre ottant'anni, la vita di questo decano delle guide alpine è stata intrecciata con quella del Re di Pietra. 

Da bambino che scalava la vetta con stupore, a uomo che ne celebrava la bellezza sposandosi sulla sua cima con la moglie Maria Teresa, Berardo ha dedicato la sua esistenza alla montagna, contribuendo in modo significativo alla storia dell'alpinismo e del soccorso alpino del Saluzzese.

Sabato scorso 3 agosto, grazie al pilota di elicotteri nonché alpinista tra i migliori al mondo, Simone Moro ha potuto tornare sul suo amato Monviso.

Era salito per la prima volta in cima quando aveva soltanto 7 anni nel 1943, mentre la sua ultima ascesa, la 407esima, era stata nel settembre del 2019.

Dopo quella data di cinque anni fa Clemente Berardo, di Manta, aveva dovuto rinunciare a scalare il Re di Pietra per motivi di salute.

Il suo amore per il Monviso lo aveva portato addirittura a sposarsi sulla sua cima a 3.841 metri con la moglie Maria Teresa oltre 55 anni fa e con lei, mancata da tempo, è stato anche gestore del Quintino Sella per 7 anni negli anni ’80.

‘Mente’, classe 1936 è il decano delle guide alpine oltre ad essere stato tra i fautori del 14esima delegazione del Soccorso alpino ‘Monviso’ nata nel 1956 prima come stazione Saluzzo-Verzuolo a cui si sono aggiunte Casteldelfino per la valle Varaita e Crissolo per la valle Po.

Simone Moro, bergamasco, ha voluto omaggiare Clemente portandolo sul suo elicottero al bivacco Boarelli.

L’alpinista bergamasco è uno tra i più grandi al mondo, basti ricordare che ha raggiunto quattro cime di 8 mila metri in completa stagione invernale, oltre ad essere salito sulla vetta di otto dei quattordici 8 mila metri arrivando quattro volte in cima all’Everest (8.848 m).

Moro è anche pilota di elicottero specializzato nel soccorso in Himalaya e ha voluto omaggiare Clemente Berardo portandolo con il suo elicottero al bivacco Boarelli assieme a Davide Giordano, consigliere comunale di Crissolo anch’esso pilota di professione oltre che videomaker. Suo il video del racconto della giornata.

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L’evento ha potuto realizzarsi grazie al Parco del Monviso che ha concesso i permessi di sorvolo e che ha visto la partecipazione, alla piccola ma significativa festa per ‘Mente’, del direttore Vincenzo Maria Molinari.

Il Boarelli, posto nell'austero vallone delle Forciolline deve la sua costruzione proprio a ‘Mente’ Berardo e porta il nome di Alessandra Boarelli che con la sua damigella Cecilia Fillia fu la prima donna a salire sul Monviso il 16 agosto del 1864.

Ricorre infatti nei prossimi giorni il 160° anniversario della prima ascesa al femminilesul Re di Pietra.

Dopo essere sceso dall’elicottero Clemente ha ricordato con commozione a Simone Moro e ai presenti, che hanno organizzato un piccolo rinfresco in suo onore, i fatti storici riguardanti le guide alpine e l'allora Soccorso alpino, ai suoi albori.

Simone Moro descrive Clemente Berardo come ‘un grande saggio della montagna’ quando lo sente ricordare che all’epoca i soccorsi avvenivano solo via terra e i feriti venivano trasportati a spalla.

Mentre “Oggi – spiga Moro - grazie all’elicottero, molti soccorsi vengono effettuati in collaborazione con le squadre di terra, che vengono trasportate il più vicino possibile al luogo delle ricerche e del soccorso”.

È stato un viaggio nel tempo, quello vissuto sul Monviso, tra passato e presente. Clemente Berardo, testimone d'eccezione dell'evoluzione dell'alpinismo e del soccorso alpino, ha ripercorso le tappe fondamentali della sua lunga carriera, confrontando le sfide e le modalità di intervento di ieri con quelle di oggi. 

Un'occasione per riflettere sull'importanza di preservare la memoria e valorizzare l'esperienza dei pionieri della montagna come lo è stato 'Mente'


Cemente Berardo sceso dall'elicottero che lo ha portato al bivacco Boarelli da lui realizzato oltre 50 anni fa

Anna Maria Parola