Curiosità - 01 agosto 2024, 08:10

Sotto l’ombrellone con il Caffè Letterario di Bra e “L’amica geniale”

Il libro di Elena Ferrante è il più bello del XXI secolo: a dirlo è il New York Times

Agosto è arrivato ed è già tempo del meritato riposo in spiaggia, dove non può mancare un buon libro da leggere sotto l’ombrellone tra un bagno e l’altro, o sugli scogli al tramonto.

A proposito, il Caffè Letterario di Bra consiglia di mettere in valigia “L’amica geniale” di Elena Ferrante, che nella traduzione inglese di Ann Goldstein e pubblicato da Europa Editions con il titolo “My Brilliant Friend” nel 2012, ha conquistato il 1° posto nella classifica dei 100 migliori libri del XXI secolo del New York Times.

La casa editrice E/O ha lanciato un comunicato in cui riporta la motivazione della vittoria: «Leggere questo romanzo indimenticabile e senza compromessi è come andare in bicicletta sulla ghiaia: è grintoso, scivoloso e snervante, allo stesso tempo», dice il quotidiano statunitense che ha incoronato la misteriosa autrice napoletana che scrive sotto pseudonimo per il primo volume della sua tetralogia, con oltre 10 milioni di copie vendute in 40 paesi».

A stilare la classifica sono stati 503 americani, tra romanzieri, scrittori di saggistica, poeti, critici e altri amanti dei libri, con il coordinamento da parte dello staff del New York Times Book Review.

Tra i votanti figurano autori come Stephen King, James Patterson, Sarah Jessica Parker, e poi Bonnie Garmus, Claudia Rankine, Karl Ove Knausgaard, Elin Hilderbrand e Thomas Chatterton Williams.
 
Al 2° posto nella classifica si è piazzato “Al calore di soli lontani. Il racconto epico della grande migrazione afroamericana” (2010) della statunitense Isabel Wilkerson, pubblicato in italiano da Il Saggiatore nel 2013, mentre al 3° troviamo “Wolf Hall” (2009) dell’inglese Hilary Mantel (apparso in italiano da Fazi Editore nel 2011), ambientato tra il 1500 e il 1535, biografia fittizia della rapida ascesa al potere di Thomas Cromwell, II conte di Essex nella corte di Enrico VIII d’Inghilterra.

Il primo volume di quella che sarebbe diventata l’avvincente serie di quattro libri di romanzi napoletani della Ferrante, scrive il New York Times, «Introduceva i lettori a due ragazze che crescevano in un quartiere povero e violento di Napoli: la diligente Elena e la sua carismatica e selvaggia amica Lila, che nonostante la sua feroce intelligenza è apparentemente limitata dai magri mezzi della sua famiglia. Da qui il libro si espande in modo propulsivo come l’universo iniziale, abbracciando idee sull’arte e sulla politica, sulla classe e sul genere, sulla filosofia e sul destino, il tutto concentrandosi sull’amicizia conflittuale e competitiva tra Elena e Lila, che diventano adulte e complicate».

«“L’amica geniale” - conclude il New York Times -, è Uno dei principali esempi della cosiddetta autofiction, una categoria che ha dominato la letteratura del XXI secolo».

Buone vacanze e buona lettura!

Silvia Gullino