Attualità - 01 agosto 2024, 07:10

Axactor non cambia rotta, i sindacati: “Si inizi un percorso di confronto, per il bene dei lavoratori”

Fisascat Cisl e Uiltucs Uil sottolineano come, nonostante l’apertura dello stato d’agitazione, la direzione non abbia mosso i propri intenti: “Un problema preoccupante per l’occupazione in provincia di Cuneo”

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei sindacati Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – a firma dei segretari Alessandro Lotti e Fabio Bove - sulla questione relativa al progetto di trasferimento dell’Axactor (e della conseguente chiusura della sede cuneese).

***

Malgrado la nostra contrarietà al piano aziendale Axactor continua imperterrita a portare avanti il proprio penalizzante progetto di trasferimento del personale e chiusura della sede di Cuneo. Infatti, anziché cercare un confronto costruttivo i responsabili di Axactor preferiscono colloquiare individualmente con i lavoratori e le lavoratrici, mostrando loro prospettive e scenari difficilmente percorribili e per nulla convincenti.

Tutto ciò ha prodotto unicamente ulteriori preoccupazioni e picchi di stress elevati tra le persone che operano da anni con serietà e professionalità in quest'azienda. Un altro dato che deve far riflettere, e che dimostra l'opposizione e la sfiducia dei lavoratori al piano dei trasferimenti, presentato dall'azienda come un'opportunità di crescita e di sviluppo, è l'alto numero di dimissioni consegnate alla Direzione Aziendale Axactor nell'ultimo mese (circa una ventina).

Le scriventi sigle continueranno a mantenere alta l'attenzione su questa delicata vertenza, che rischia di diventare un preoccupante problema a livello occupazionale per la provincia di Cuneo Fisascat e Uiltucs auspicano di essere convocate nelle prossime settimane per cominciare un percorso di confronto serio e costruttivo. Qualora ciò non dovesse realizzarsi, sentite le maestranze, le scriventi sigle riprenderanno tutte le azioni e iniziative sindacali necessarie, finalizzate al mantenimento del lavoro nella provincia di Cuneo ed alla salvaguardia degli interessi dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro famiglie.

Al Direttore