In alta Val Varaita, in provincia di Cuneo, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un lupo. Sulle cause della morte stanno indagando i Carabinieri Forestali, dato che le modalità di rinvenimento sono inquietanti: l’animale, infatti, è stato trovato appeso per il collo con una corda a un cartello stradale. Sarà l’esame necroscopico a chiarire se l’impiccagione sia stata fatta post mortem o se sia stata proprio quella a causarne il decesso, e se questo è avvenuto per mano umana.
Non è la prima volta che LNDC Animal Protection si trova ad affrontare situazioni di questo tipo. Queste “dimostrazioni di forza” e di disprezzo della fauna selvatica sono già state fatte in diverse parti d’Italia purtroppo.
Anche in questo caso l’associazione sporge denuncia e chiede che chiunque abbia informazioni utili a risalire agli autori di questa barbarie faccia la cosa giusta e si faccia avanti, scrivendo una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org.
“Stiamo vivendo davvero un periodo buio per quanto riguarda gli animali selvatici e il clima di odio, fomentato dal governo e dalla maggioranza, non fa altro che buttare benzina sul fuoco – commenta Piera Rosati, presidente LNDCAP - . Anziché tutelare gli animali e la biodiversità, come specificato anche nell’art. 9 della Costituzione, una certa parte politica continua a fare allarmismo, seminando paure immotivate nella popolazione che poi portano a questi risultati”.
“Il tutto soltanto per compiacere la lobby della caccia e delle armi e quella dell’agricoltura. Tutto gira sempre e solo intorno agli interessi privati di alcune persone che non hanno alcun rispetto per la vita degli altri e nemmeno per la propria, dato che non rispettano la natura e l’ambiente” conclude Rosati.