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Eventi | 29 luglio 2024, 14:16

Le immortali 'canzonette' di Bennato sono ancora oggi uno specchio della contemporaneità [FOTO e VIDEO]

Il cantautore partenopeo, protagonista di una riuscitissima serata di Monferrato On Stage, ha intrattenuto per oltre 2 ore un pubblico entusiasta

Galleria fotografica a cura di Andrea Olimpi e Barbara Guazzone

Galleria fotografica a cura di Andrea Olimpi e Barbara Guazzone

“Posso sembrare uno molto sicuro di sé, ma in realtà sono da sempre pieno di dubbi e penso dovreste averne anche voi, perché aiutano a farsi una idea più chiara delle cose”. 

Così, con un invito a non uniformarsi mai al ‘pensiero dominante’, Edoardo Bennato ha aperto l’applauditissimo live che ieri sera lo ha visto protagonista dell’evento conclusivo della ‘tre giorni’ di musica organizzata da Monferrato On Stage a Piea.

“L’unica cosa su cui non ho mai avuto dubbi  ha proseguito – è il rock ‘n’roll”. Considerazione con la quale ha introdotto “Abbi dubbi”, canzone che, nonostante sia stata pubblicata ormai 35 anni fa, mantiene del tutto immutata la propria trascinante carica musicale.

Brano seguito da circa due ore di tiratissimo concerto in cui l’artista, accompagnato dalla ‘BeBand’ che lo segue ormai da molti anni, ha accompagnato il pubblico in un entusiasmante viaggio nel tempo (dalla sua infanzia a Bagnoli ripercorsa nel blues “A Napoli 55 è ‘a musica” al futuro prossimo degli USA, e di conseguenza del mondo, con “Stop America” scritta nel 2003 ma ancora attualissima) e nello spazio.

Portando molti a chiedersi se, tra gli effetti benefici del R’n’R vi sia anche la capacità di rallentare il passare degli anni perché, nonostante i 78 anni appena compiuti (è nato il 23 luglio 1946), Bennato ha intrattenuto i presenti dimostrando una vitalità degna di un ragazzino.

Del resto – come ha affermato lui stesso – il rock ‘n’roll è un genere musicale che da sempre parla a giovanissimi, indipendentemente che lo siano anche anagraficamente o solo più nello spirito. E’ pertanto perfettamente normale che abbia incentrato quello che probabilmente resta il suo concept album più celebre (ovvero “Burattino senza fili”, 1977) integralmente sulla falsariga dei personaggi di Pinocchio. 

Ph. Andrea Olimpi e Barbara Guazzone

Con "Pinocchio", Collodi ha raccontato anche l'Italia di oggi

“Centocinquanta anni fa – ha detto – Collodi aveva già capito tutto e raccontato l’Italia di oggi. Pensate alla politica, alla televisione… abbiamo il Grillo Parlante, Mangiafuoco, Dotti medici e sapienti, Lucignolo (cui ha dedicato “Il mio nome è Lucignolo”, pubblicato nel 2015 nell’album “Niente da spartire”, ndr.)”, interpretando nel corso della serata numerose canzoni che componevano quell’album. Da “La fata” a “Mangiafuoco”, passando per “Quando sarai grande”, spaziando fino a “Mastro Geppetto”, singolo uscito nel 2018.

Senza dimenticare gran parte delle (pressoché infinite) hit pubblicate nel corso di una carriera ormai cinquantennale. Canzoni come “La torre di Babele”, “L’isola che non c’è”, “Rinnegato” con il coinvolgimento del pubblico invitato a cantargli in coro “Bennato sei un rinnegato”, ‘accusa’ cui ha risposto “Certo che sono un rinnegato, se no non farei rock’n’roll!”), la caustica “Cantautore” e tante altre ancora.

Migranti, politica & la calunnia che è un venticello

Due ore di musica senza soluzione di continuità in cui – per quanto, rifacendosi a un altro suo capolavoro, “Sono solo canzonette” – non sono mancati gli affondi molto critici nei confronti della politica e alla società contemporanea. Guardando anche alla tematica delle migrazioni, toccata molte volte in carriera (su tutte ricordiamo “Franz è il mio nome” sulla Germania divisa dal muro e “Il paese dei balocchi” scritta all’epoca degli sbarchi dall’Albania).

Passano i decenni, ma il problema rimane, come molto ben rimarcato (anche visivamente, mediante immagini in bianco e nero, trasmesse sull’enorme wall alle sue spalle, con un raffronto tra gli italiani che cercavano fortuna degli USA negli anni ‘20-’30 del secolo scorso e i migranti africani di oggi) dalla dolente “Pronti a salpare”, singolo tratto dall’omonimo album pubblicato nel 2015. Lavoro discografico da cui è tratta anche “La calunnia è un venticello”, canzone che richiamandosi alle arie rossiniane racconta di come maldicenze e diffamazioni possono rovinare la vita di persone incolpevoli come Enzo Tortora, trascinato nel fango da false dichiarazioni di pseudo-pentiti, o Mia Martini ostracizzata per una voce maligna secondo cui avrebbe portato sfortuna.

In sostanza il R’n’R si è ancora una volta riconfermato fortemente ‘politico’. Per quanto, per non destare turbamenti nel sistema di potere, ad ogni accusa in tal senso la risposta non può essere che sempre la medesima: “Non mettetemi alle strette e con quanto fiato ho in gola vi urlerò: non c’è paura! Ma che politica, che cultura! Sono solo canzonette...

Ph. Andrea Olimpi e Barbara Guazzone

Monferrato On Stage e l'impegno per musica & cultura

Prima dell'attesissimo live del cantautore partenopeo, il pubblico ha potuto gustare le ottime proposte culinarie della Pro loco di Piea, ascoltando grandi hit internazionali proposte, sul secondo palco, dagli allievi dell'IEM - Istituto Europeo di Musica di Asti. Splendido corollario di una serata pienamente riuscita grazie alla impeccabile organizzazione dello staff di Monferrato On Stage che, grazie alla collaborazione con la CPD - Consulta per le persone in difficoltà ODV ETS, ha consentito anche a persone con disabilità di fruire pienamente del live dell'artista, con tanto di performance artistiche in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e servizio di sottotitolazione di tutti i brani.  

Riprese video a cura di Andrea Olimpi e Barbara Guazzone

Gabriele Massaro

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