Non solo Fumetti - 28 luglio 2024, 06:30

“X-Men ‘97”, un successo tra attualità e nostalgia

La nuova serie animata degli X-Men di Disney+ e Marvel piace a vecchi e nuovi fans

Tra il 1992 e il 1997, negli Usa, è andata in onda con successo la serie “X-Men: The Animated Series”. Da noi è stata trasmessa nello stesso periodo e con uguale fortuna con il titolo “Gli insuperabili X-Men”. 

Perché ne parliamo? Beh, per commentare il recente successo del suo sequel, la serie animata “X-Men ‘97”.

Ma andiamo con ordine: innanzitutto spieghiamo ai pochi che non lo sanno chi sono gli X-Men. 

Si tratta di un gruppo di supereroi Marvel guidato dal Professor Charles Xavier, altrimenti detto Professor X (da qui la lettera dell’alfabeto che dà nome al team). La peculiarità di questi personaggi è che, a differenza di altri loro “supercolleghi”, non hanno acquisito i poteri a seguito di un incidente, ma sono nati così. Sono mutanti, un’evoluzione dell’homo sapiens. Sono diversi dagli umani. 

Oltre al Professor X, potentissimo telepate, fanno parte del gruppo Jean Grey, telepate e telecineta, Ciclope, che emette raggi dagli occhi, Bestia, dotato di agilità e forza eccezionali, Tempesta, che comanda gli elementi, Wolverine, che ha lo scheletro e lunghi artigli di adamantio, e molti altri, tutti dotati di un talento particolare.

Il Professor X, grazie a una macchina di sua invenzione chiamata Cerebro, rintraccia i mutanti presenti sul pianeta e li ospita nella sua scuola, dove insegna loro a gestire i poteri e a interfacciarsi con gli esseri umani. 

Gli umani però diffidano di questi “diversi”. Li temono e li odiano. 

A differenza del Professor X, Magneto, un mutante in grado di comandare i metalli, non crede nella possibilità di una pacifica convivenza tra le due specie e raduna attorno a sé un gruppo di suoi simili con cui intraprende un’attività terroristica mirata alla supremazia della sua razza su quella dei sapiens.

Il Professor X e Magneto nei fumetti

Quindi le missioni principali degli X-Men sono due: proteggere gli umani dai terroristi mutanti e difendere i mutanti buoni dagli umani razzisti, nel tentativo di realizzare il sogno (o l’utopia) di Charles Xavier. 

La straordinarietà della nuova serie animata consiste nel fatto che le vicende lasciate in sospeso nei cartoni degli anni ‘90, riprendono… negli anni ‘90. Quel “97” contenuto nel titolo fa infatti riferimento all’anno in cui si svolge la vicenda. Fare la stessa operazione in un film (che avrebbe preteso per ragioni anagrafiche un cambio degli attori) sarebbe stato molto più complicato, in una serie animata invece è più semplice. I cartoni non invecchiano.

Ma non lasciamoci ingannare da questi termini, “cartoni” e “serie animata”. La storia narrata in “X-Men ‘97” è adulta, matura. Le metafore con la realtà, già di per sé presenti nei fumetti e nei film, qui sono ancora più evidenti e toccanti. Gli X-Men sono da sempre gli ultimi, i diseredati, gli immigrati, gli stranieri del mondo del fumetto: come tutti i mutanti sono vittime di razzismo, xenofobia, bullismo. Il loro impegno, i loro sacrifici, non vengono riconosciuti dagli umani che, in generale, non si fidano, anzi, non li vogliono. In “X-Men ‘97”, tra le due specie, scoppia una guerra inevitabile, ma anche inutile e stupida, che somiglia molto a conflitti tuttora in corso nella nostra disgraziata realtà. Siamo di fronte, dunque, a un prodotto, sì di fantasia, ma dalla narrazione avvincente, profonda, sensibile, commovente.

Jean Grey e Tempesta in una clip ufficiale della serie

La gran parte del pubblico, diciamo così, non specializzata, ha conosciuto gli X-Men tramite ben dieci film: la prima trilogia tra il 2003 e il 2006; i tre film dedicati a Wolverine tra il 2009 e il 2017; i quattro “prequel” della saga realizzati tra il 2011 e il 2019. A questi vanno aggiunti i tre lungometraggi di Deadpool realizzati tra il 2016 e... oggi. “Deadpool&Wolverine”, uscirà infatti il 24 luglio. 

 Il trailer del film Deadpool&Wolverine

Per questo tipo di pubblico, “X-Men ‘97” rappresenta un’occasione di approfondimento che può avvicinare al fumetto, inteso proprio come prodotto cartaceo. Per tutti gli altri la serie è un’”operazione nostalgia” molto ben riuscita.

L’ultima puntata si chiude peraltro con un finale aperto che lascia presagire l’avvento di un ulteriore sequel.

Tutti gli episodi di “X-Men ‘97” sono disponibili su Disney+.

 

Noi ci rileggiamo, come al solito, alla prossima settimana.

Thomas Pistoia