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Cronaca | 26 luglio 2024, 12:22

Rimane in carcere l’impiegato di Bra che aggredì a coltellate il compagno della ex

Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza collegata all’accusa di tentato omicidio, ma ha confermato l’esigenza di custodia cautelare collegata agli atti persecutori messi in atto nei confronti della donna

Rimane in carcere l’impiegato di Bra  che aggredì a coltellate il compagno della ex

Non più per l’accusa di tentato omicidio, tra le cinque ipotesi di reato in forza delle quali venne tratto in arresto dai Carabinieri della locale Compagnia braidese, ma rimarrà comunque in carcere il 45enne braidese che nella notte dello scorso 1° luglio, ai piedi della Zizzola, venne fermato dai militari dell’Arma all’interno dell’abitazione dell’ex compagna, dove si era introdotto con la forza e dove aveva anche aggredito il compagno di lei a colpi di coltello, menando fendenti nelle sue intenzioni indirizzati a colpirlo all’addome e alla gola dell’uomo. 

La decisione è quella che il Tribunale del Riesame di Torino ha assunto ieri, giovedì 25 luglio, decidendo sull’istanza presentata dal difensore dell’uomo, l’avvocato albese Roberto Ponzio

I giudici hanno valutato non persistere le esigenze cautelari legate all’accusa penalmente più rilevante, quella di tentato omicidio, per la quale hanno infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare disposta lo scorso 4 luglio, ma le hanno confermate per quella degli atti persecutori di cui l’uomo si sarebbe reso responsabile con le ripetute azioni messe in atto dopo che la donna si era determinata a interrompere la loro relazione e già prima dell’aggressione che ha portato al suo fermo. 

Tra questi, numerosissimi messaggi, gravati da pesantissimi insulti, ma anche un’occasione nella quale, lo scorso 18 giugno, l’uomo aveva colpito l’ex compagna con un violento schiaffo. In altre occasioni, avendola incontrata per strada o in un locale pubblico, la minacciava e insultava, mentre, in altre circostanze ancora, transitava sotto l’abitazione di lei o in luoghi da lei frequentati. 

L’avvocato Roberto Ponzio: "L’annullamento della misura della custodia cautelare relativamente all’ipotesi accusatoria più grave alleggerisce in misura cospicua il quadro accusatorio ne confronti del mio assistito e consente l’eventuale accesso a riti alternativi. Va considerato che l’indagato è un lavoratore incensurato, impiegato in ambito sociale e nel volontariato". 

Inizialmente recluso ad Asti, il 45enne braidese si trova ora ristretto presso la casa circondariale di Alessandria.

Ezio Massucco

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