Attualità - 26 luglio 2024, 17:25

A Mondovì si cerca ditta per la rimozione di circa 5mila metri cubi di terra dal cantiere dello "scaricatore"

In fase conclusiva i lavori, iniziati nel 2022, a parco Europa. Lunedì in consiglio un'interrogazione del centrodestra sul cantiere, ma anche una conferenza stampa per fare il punto sull'intervento

Il Comune di Mondovì ha pubblicato una manifestazione di interesse per individuare una ditta interessata alla rimozione di terra e materiale litoide dal cantiere dello scaricatore a Parco Europa. 

La quantità è di oltre 5mila metri cubi di terra e rocce che dovranno essere rimosse per procedere con il ripristino dell'area. 

"I lavori si stanno avviando alla fase conclusiva, - si legge nella determinazione pubblicata sull'albo pretorio - e varianti in corso d’opera hanno determinato, per cause impreviste ed imprevedibili, un esubero di terreno non destinabile al rinterro in sito, localizzato in località Parco Europa, compreso tra C.so Europa – Via Manzoni e C.so Alpi".

I lavori avrebbero dovuto concludersi per la primavera 2023, ma per ragioni tecniche - come era stato chiarito dal sindaco (leggi qui) - il cantiere, che ha interessato non solo parco Europa, ma più zone della Città non è ancora stato chiuso. E per questo il centro destra monregalese ha presentato un'interrogazione (leggi qui), che sarà discussa lunedì in sede di consiglio comunale. Nella stessa giornata, prima dell'assemblea cittadina, l'amministrazione ha indetto una conferenza stampa proprio dedicata al maxi cantiere dello scaricatore. 

IL PROGETTO

I lavori, erano stati consegnati ufficialmente il 21 luglio 2022 ed erano partiti dalla zona di parco Europa, per interessare poi via dell'Arciprete e viale Vittorio Veneto.

 

L’opera ha previsto la realizzazione di una tubazione interrata di diametro variabile da 1,40 a 1,80 metri per la raccolta e il conseguente smaltimento delle acque bianche dell'intero rione Altipiano che, negli anni passati, venivano convogliate nel canale irriguo della Carassona. 

Il “tubo” che parte alle spalle di via Ortigara (rotonda di via Alpi) passa attraverso parco Europa parallelamente a via Manzoni, via dell’Arciprete, via Vittorio Veneto e raggiunge il piazzale della dismessa stazione ferroviaria, passa poi per via Durando e infine si “getta” in Ellero. 

Mentre per la prima fase di intervento è stato possibile utilizzare una trivella spingi tubo, per ragioni tecniche non è stato possibile fare altrettanto in via dell'Arciprete e in via Vittorio Veneto che sono state chiuse al traffico veicolare e pedonale, ad eccezione di residenti e autorizzati. Il costo è stato di oltre 2 milioni di euro.