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Sanità | 25 luglio 2024, 15:00

I medici ospedalieri bocciano i Pronto Soccorso privati di Cirio e rilanciano: "Servono nuovi ospedali"

Anaao Assomed Piemonte ha promosso un sondaggio per valutare la percezione dei medici che lavorano nei nosocomi della regione: l'81% dei medici è molto preoccupato per il futuro della sanità pubblica

I medici ospedalieri bocciano i Pronto Soccorso privati di Cirio e rilanciano: "Servono nuovi ospedali"

"Sanità in Piemonte, va tutto bene?. Anaao Assomed Piemonte ha promosso un sondaggio per valutare la percezione dei medici ospedalieri e dei dirigenti sanitari dello stato della sanità pubblica piemontese. L’iniziativa coincide con l’insediamento della nuova Giunta: l’obiettivo è presentare al neo assessore Riboldi l’opinione dei lavoratori in prima linea, le loro richieste, i loro problemi.

Alle domande, aperte dal 9 al 21 luglio, hanno risposto 582 medici ospedalieri e dirigenti sanitari Piemontesi. Il 76% dei responders è over 40 anni, i generi sono entrambi equamente rappresentati e l’ASL con più risposte, sia in percentuale che in numero assoluto, è la TO5.

Il tempo di visita

La prima questione ha sondato il tempo di visita che i medici riescono a dedicare ai loro pazienti, che troppo spesso viene sacrificato a scapito di una presunta maggiore efficienza: parlare con i malati, ascoltarli, è tempo che riduce gli errori, che conforta, che cura. Ma per il 72% dei medici questo tempo non è abbastanza. Poco tempo e spesso utilizzato per richieste inutili: il 40% dei responders ritiene che quasi la metà delle richieste di visite/esami sia inappropriata, il 34% ritiene che sia inappropriata 1 richiesta su 4. 

Troppa burocrazia

Oltre tema è quello dell'abbattimento delle liste d'attesa. Per i sanitari è indispensabile migliorare l’appropriatezza prescrittiva, magari stilando dei piani diagnostico-terapeutici a livello regionale, che favorirebbero così percorsi di cure omogenei e l’integrazione ospedale e territorio: il 40% ritiene importanti creare e ampliare questi modelli, e il 64% sarebbe disponibile a collaborare per stilarli.

Altro problema sono le incombenze amministrative: il 90% ritiene che il lavoro burocratico sia eccessivo. E a questo si aggiungono le lungaggini di sistemi informatici costosissimi ma inefficienti: perché supportati da pc obsoleti, perché i programmi sono numerosi e non interconnessi, perché la linea è lenta.

Specializzandi prezioso aiuto

Sul fronte della carenza di personale, una risposta potrebbe arrivare secondo il 60% dagli specializzandi, che sono un prezioso aiuto.

Bocciati i Pronto Soccorso privati di Cirio

Per i medici poi è necessario favorire la dimissione in strutture idonee degli anziani non autosufficienti, problema dichiarato dall’86,5% dei responders e nota causa del boarding in Pronto Soccorso.

Facilitando le dimissioni dai reparti e favorendo il ricovero dei pazienti in attesa, si eviterebbe di dover aprire nuovi Pronto Soccorso privati: l’83% boccia così la proposta lanciata in campagna elettorale dal presidente Alberto Cirio su questa nuova struttura, in convenzione, che dovrebbe essere inaugurata nei prossimi mesi a Torino.

Servono nuovi ospedali

Per i sanitari, se qualcosa bisogna inaugurare, questi sono i nuovi ospedali. È tempo che i roboanti proclami si concretizzino in fatti concreti: per oltre il 50% dei responders i locali dove lavorano sono decorosi ma andrebbero rinnovati, mentre per il 28% sono fatiscenti. 

A conclusione l'81% dei medici è molto preoccupato per il futuro del Sistema Sanitario Nazionale, mentre il 91% crede che sino ad ora sia stato abbandonato.

Cinzia Gatti

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