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Attualità | 24 luglio 2024, 07:42

Traffico rifiuti, al Gerbo di Fossano anche la sagoma di un piccolo scafo. Gli abitanti: "Profondo stupore"

L'opposizione comunale elabora il da farsi, mentre la consigliera regionale AVS Giulia Marro comunica di voler seguire personalmente la vicenda

L'area dove sono stati rinvenuti i rifiuti è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri

L'area dove sono stati rinvenuti i rifiuti è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri

Una barca al Gerbo? Sembrerebbe di si: ha proprio tutta l’aria di essere la sagoma di un piccolo scafo, una delle tante forme di oggetti e attrezzature più o meno identificabili nel retro del cortile della cascina sequestrata nei giorni scorsi dai Carabinieri di Fossano.

Nel fotogramma, rinvenibile pubblicamente sul sito di Google Earth e datato maggio 2024, sono inoltre presenti diversi automezzi abbandonati, mucchi di pneumatici, una ruspa, alcuni rimorchi, dei containers e cataste sparse di rifiuti non meglio identificati.

Una delle basi logistiche delle attività che hanno portato all’emissione di ben trentadue avvisi di garanzia tra la provincie di Savona, Cuneo e Bergamo, si trova in località Gerbo di Fossano, in strada di Cognetto, una breve via semi sterrata che collega via Villafalletto a Strada della Croce.

Quando arriviamo sul posto, la mattina di martedì 23 luglio, casa e corte sono ovviamente circondate dai nastri segnaletici dell’arma e il muro esterno è segnato in più punti dai sigilli dei Carabinieri. All’interno saltano subito all’occhio i mucchi di gomme in disuso, una Mercedes priva di targa e in lontananza una gru e alcune ruspe, con cumuli di rifiuti ovunque e la zona a verde in stato di abbandono.

Di sicuro un posto piuttosto defilato dal contesto urbano e dunque effettivamente utile a portare avanti le azioni di deposito, stoccaggio e trasporto rifiuti, prive di autorizzazione come ipotizzato dagli inquirenti.

I pochi abitanti di Gerbo parlano di "profondo stupore" e  totale inconsapevolezza da parte della locale comunità di ciò che accadeva in quel cortile; il capocantone della frazione Dario Giordano ci risponde per scritto: “Al momento non so nulla di più di quello che ho letto sui giornali.”

Cosi come per il momento ha deciso di non rilasciare dichiarazioni l’amministrazione comunale di Fossano, mentre un consigliere di opposizione confida: "Pongo la questione al gruppo consiglieri. Ci riuniremo giovedì e parleremo anche di questo fatto"

Al momento, molto meno si sa sulla localizzazione del secondo sito cuneese coinvolto nell’inchiesta: il piazzale di una ditta di spedizioni, nel territorio di Bene Vagienna, intorno al quale gli inquirenti hanno raccolto prove, anche filmate, di dissotterramento di rifiuti propedeutico allo stoccaggio e al trasporto in containers.

Sulla vicenda, che ha colpito l’opinione pubblica fossanese, si è espresso il neo gruppo consiliare regionale di Alleanza Verdi Sinistra: "La notizia sulle indagini per gestione illecita di rifiuti tra Fossano e Bene Vagienna, in provincia di Cuneo evidenzia anche la fragilità dell'attuale sistema di gestione dei rifiuti regionale e nazionale. Dalle indagini, oltre all'enorme danno ambientale arrecato, emergerebbe una rete capillare, che permetteva di smaltire illecitamente diverse tipologie di rifiuti pericolosi, che se confermata metterebbe in luce anche una preoccupante connivenza di coloro che li conferivano."

"La coscienza civile è ancora troppo debole sui temi dell'inquinamento e dell'ambiente. Seguiremo l'evoluzione delle indagini, vigilando anche con grande attenzione sulla bonifica dei terreni", fa sapere la cuneese Giulia Marro, insieme alle colleghe Alice Ravinale e Valentina Cera. Le tre consigliere prevedono anche una visita in loco a breve.

Fabrizio Biolè

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