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Curiosità | 24 luglio 2024, 16:01

"La partita del Tavolasso": Barge e Bibiana si sfidano a colpi di archibugio nel poemetto epico del 1791

Il testo, scritto oltre 200 anni fa, sarà presentato venerdì 26 luglio alle 18.30 alla libreria L’Ortica di Saluzzo

"La partita del Tavolasso": Barge e Bibiana si sfidano a colpi di archibugio nel poemetto epico del 1791

Un esilarante duello tra i migliori tiratori di archibugi (una delle prime armi da fuoco portatili a canna lunga) di Barge e Bibiana, con risvolti burleschi e inattesi.

Quanto narra "La partita del Tavolasso da Barge a Bibiana", un antico poemetto comico del 1791 che sarà presentato venerdì 26 luglio alle 18,30 alla libreria L’Ortica in via della Resistenza, 4, (Complesso Le Corti) a Saluzzo. L’opera, recentemente ritrovata e ripubblicata dal Cenacolo studi "Michele Ginotta" di Barge, era stata data alle stampe a Torino oltre 200 anni fa ma, dopo secoli di oblio, di essa circolava solo una fotocopia.

Il poemetto narra una disfida tra i paesi di Barge e la vicina Bibiana. Ritrovato nel 2020 in una biblioteca antiquaria, è composto da due canti, una trentina di pagine in tutto, con sestine ed endecasillabi.

Ora è stato ristampato dall'associazione culturale Cenacolo studi Michele Ginotta, che nella collana "Studia nostri liber" edita libri antichi e locali.

Fino a pochi anni fa ne avevo vista solo una fotocopia - racconta Mauro Comba, presidente del Cenacolo - ma l'originale sembrava introvabile. La mia ricerca è partita nel 2008. Avevo letto dell'esistenza di ‘La partita del Tavolasso’ e sono stato spinto nella sua ricerca da due indizi: un libro dello storico locale Giorgio Di Francesco e una fotocopia che mi aveva mostrato Piero Riva, storico e artista di Bagnolo Piemonte. Quattro anni fa ho trovato una copia originale, poi una seconda. Così abbiamo deciso, come Cenacolo, di approfondirne lo studio e preparare un'edizione critica arricchita con un inserto contenente opere di Andrea Nisbet, Piero Riva e Luigi Stoisa”.

Al centro della vicenda ci sono l'abate Bolla, il miglior tiratore di Bibiana, e Pieretto, il più abile di Barge. La loro sfida, che si svolge in un clima di accesa rivalità, vede la vittoria del bibianese. Tuttavia, la gara è solo un pretesto per narrare un affresco più ampio della società piemontese di quel tempo. "La partecipazione di tiratori provenienti da Torre Pellice e Luserna San Giovanni testimonia i rapporti pacifici tra valdesi e cattolici", sottolinea Comba.

La narrazione è ricca di colpi di scena, risse tra bargesi e bagnolesi, ma anche di momenti di festa e convivialità: danze, canti, bande militari, parate di cavalieri e dame in carrozza. Non mancano poi le satire sociali, che prendono di mira preti, monaci e persino i soprani e i castrati dell'opera di Torino, forse influenzati dall'aria rivoluzionaria che soffiava in quegli anni.

L'ambientazione non è casuale in quanto Barge vanta una lunga tradizione nella produzione di armi, grazie alla nobile famiglia Thorosano.

La riscoperta de 'La partita del Tavolasso' è un'occasione preziosa per conoscere la storia e la cultura piemontese di fine Settecento. Un poemetto che, con la sua ironia e il suo sguardo disincantato, offre un affresco vivace e appassionante di quell'epoca.

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