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Politica | 24 luglio 2024, 09:34

Enrico Costa, “Settembre, andiamo. È tempo di migrare”… in Forza Italia

Non c’è organo di stampa che non indichi il deputato monregalese di Azione prossimo al ritorno, dove i big azzurri lo attendono a braccia aperte. Se così sarà, inevitabili le scosse di assestamento nel centrodestra cuneese

Costa e Tajani

Costa e Tajani

Chi si occupa di politica sa quanto sia informata (e intrigante) “Dagospia”, la rassegna stampa web di Roberto D’Agostino.

Oggi, riprendendo un articolo di Repubblica di Antonio Fraschilla, tira in ballo il deputato monregalese Enrico Costa, dimessosi nei giorni scorsi da vicesegretario di Azione.

“Gli azzurri temono di finire stritolati in Parlamento da un'intesa "di destra" tra leghisti e Fratelli d'Italia. Per questoriferisce Dagospia - Tajani dovrà riprendere il dialogo con i gruppuscoli centristi: non solo Lupi e Cesa, ma anche le truppe cammellate di Calenda. Lo shopping da "Azione" è iniziato: quasi fatta per il turbo-garantista Enrico Costa, più complicato il ritorno di Carfagna e Gelmini”.

Scrive La Repubblica: “Per evitare di finire stritolati tra Lega e Fratelli d’Italia più parlamentari si hanno sotto l’ombrello azzurro meglio è. Ed ecco quindi la nuova strategia di Tajani: riprendere intanto il dialogo con i gruppuscoli moderati, non solo quello di Maurizio Lupi, che conta un squadretta di deputati, da Saverio Romano a Ilaria Cavo e Giuseppe Bicchielli, ma anche quello di Lorenzo Cesa. E iniziare ad accogliere nuovi ingressi nei gruppi azzurri.

Il mese scorso è arrivato da Azione Giuseppe Castiglione, ex forzista d’altronde, ma altri potrebbero a breve entrare nella truppa azzurra: in Transatlantico si dà quasi per chiusa la trattativa con Enrico Costa, grande sostenitore della riforma della giustizia targata Carlo Nordio e che in Piemonte sostiene il governatore Alberto Cirio”.

Questo il quadro che riferisce il quotidiano di Maurizio Molinari e che Dagospia rilancia confermando voci che nelle ultime settimane, dopo la presa di distanza di Costa da Calenda, sono andate crescendo.

Il ritorno in Forza Italia rappresenterebbe – sul piano locale – un vero e proprio terremoto, sconvolgendo i piani di chi pensava che il voto regionale avesse assestato gli equilibri di potere nel centrodestra anche in terra cuneese.

Che ne sarà di Azione nella Granda, considerato il peso che ha il deputato monregalese e con lui il presidente della Provincia Luca Robaldo?

I numeri ottenuti dalla Lista Cirio nella recente tornata elettorale regionale lo hanno dimostrato.

Se a sedare i pruriti azzurri di Forza Italia ci penserà Cirio, più imprevedibili le reazioni dei Fratelli d’Italia, che già credevano di avere la golden share dopo aver depotenziato la Lega.

Le ricadute saranno inevitabili in Provincia, nel Comune di Cuneo e negli altri centri dove Azione dispone di quadri amministrativi di comprovata esperienza politica di matrice liberale (un caso per tutti, quello di Gianfranco Dogliani, neo assessore della giunta Tallone a Fossano).

Le vere scosse in autunno.

“Settembre, andiamo. É tempo di migrare”, come rammenta il Vate.

Giampaolo Testa

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