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Attualità | 23 luglio 2024, 07:44

Cuneo e quel giardino “che non c’è”: ancora al palo la riqualificazione dell’area Del Prete

La zona, dedicata al celebre attore cuneese, potrà essere riqualificata solo dopo l’approvazione sulla variante strutturale legata all’ex Pajo Vejo

Duilio Del Prete

Duilio Del Prete

Voglio essere onesto, un’azione di valorizzazione sul giardino Duilio Del Prete non può essere realizzata in breve tempo”: chiude così il proprio intervento l’assessore cuneese Alessandro Spedale, che in Consiglio comunale ha risposto a un’interpellanza specifica realizzata da Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni).

Toselli ha ricordato come la discussione sulla riqualificazione del giardino “che non c’è” sia partita nel 2014 proprio grazie al suo gruppo: “Nel 2020 la famiglia ha chiesto di rimuovere la targhetta con la citazione del nome, da tanto era ed è grave lo stato di degrado – ha detto -. Ci si era impegnati a reperire ulteriori risorse, come siamo messi, a questo punto?

Lo stesso Ugo Sturlese – decano del Consiglio comunale e membro dei Beni Comuni – ha appoggiato la richiesta della collega capogruppo ricordando come il celebre attore sia stato suo compagno di scuola.

Un chiaro esempio, emblematico, della mancata cura del verde pubblico nella nostra città e del suo svilupparsi non solo in degrado, ma proprio nell’abbandono di un giardino intitolato a un cuneese importante e famoso, che merita molto di più – ha rincarato la dose Paolo Armellini (Indipendenti) -. Da sempre Cuneo fatica a celebrare i suoi talenti culturali e artistici. Perché ci si concentra su progetti faraonici, invece di dare risposta a problemi certo più piccoli ma, forse, ancor più gravi?

Fate qualcosa, almeno per la memoria di Duilio Del Prete – ha aggiunto Franco Civallero -. Un giardino che lo dovrebbe celebrare non può essere una discarica di materiale per qualche ditta: serve un progetto definito su quest’area”.

L’assessore ha poi ricordato come le norme di attuazione del piano regolatore – e, nello specifico, l’articolo 41.02.01 che contiene cenno all’area verde in questione – siano collegate al fatto di portare gli extraoneri sull’area dell’ex Paio Vejo: “Purtroppo tutto risulta bloccato perché necessaria una variante strutturale che, per realizzarsi, non abbisogna di sei mesi o un anno ma almeno del doppio. Nel tempo necessario possiamo effettuare valutazioni sul futuro del giardino, e capire se è possibile accedere a nuove risorse”.

Simone Giraudi

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