Attualità - 23 luglio 2024, 06:44

Altro grande successo di partecipanti per la camminata enogastronomica di Valcasotto

Quest'anno si sono ripercorsi i sentieri che solcarono i partigiani 80 anni orsono in direzione Tagliante

Altro, grande successo di pubblico per la camminata enogastronomica degli “Amici di Valcasotto” che quest’anno ha ripercorso i sentieri che solcarono i partigiani, 80 anni orsono, in direzione Tagliante. Una preziosa e apprezzata occasione per riscoprire borgate incantevoli, avvolte da una natura ancora selvaggia, e riassaporare i prodotti e le ricette della ricca tradizione culinaria locale.

Sotto l’attenta guida dell’accompagnatore Simone Rossi, i partecipanti hanno potuto apprezzare i fitti boschi di castagno e faggio, comprenderne le peculiarità e lasciarsi incuriosire da alcune particolarità. Giunti a Tagliante, borgata simbolo delle rappresaglie tedesche ai danni di partigiani e civili durante quella che è passata alla storia come “Battaglia di Valcasotto”, il preciso e coinvolgente intervento del professor Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo.

"Oggi abbiamo l’opportunità di ridare un volto e una storia a questi luoghi - ha detto in conclusione del suo apprezzato intervento - C’è la tendenza a cercare nella natura quei “non luoghi” che talvolta i giovani trovano nei grandi supermercati, nei fast-food, negli spazi tutti uguali dove sentono di essere al sicuro. La stessa cosa si cerca nella “natura cartolina” sempre più in voga, dimenticando che dietro quella facciata ci sono storie di uomini che hanno lavorato per secoli, di giovani, donne e anziani che hanno combattuto e perso la vita: queste sono terre, per certi versi, “avvelenate”, sotto la cui superficie si è annidato odio, e queste esperienze, questi incontri, possono aiutare a “bonificare”, riportare alla luce quelle tensioni e fazioni che si vogliono redimere. Solo in questo modo è possibile vivere e apprezzare questi territori in tutta la loro storia, cultura e profondità".

Un aperitivo, la visita all’edificio scolastico della borgata alla presenza di uno dei 18 ragazzi che ancora negli anni Cinquanta la frequentavano, e poi il ritorno alla borgata Ghirardi per il pranzo conviviale. Qui, i numerosi partecipanti hanno potuto apprezzare i sapori di un tempo: bruschette di pane nero con lardo, frittata profumata alle erbe di montagna e frittata di cipolle, tajarin con l’immancabile farina di grano saraceno e burro Beppino Occelli, seguiti dai rinomati formaggi sempre del noto produttore che nel borgo stagiona le sue eccellenze. Come dolce le paste di meliga della pasticceria Nasi, accompagnate da un fresco gelato alla crema.

"Dopo i Convegni di ottobre, presso i locali dell’ex trattoria Croce Rossa dove si svolse l’importante incontro fra i capi partigiani del Nord Ovest italiano, e marzo, tenutosi nell’ex Castello reale di Casotto assaltato dalle truppe tedesche, abbiamo chiuso il cerchio portando gli appassionati in un altro luogo che oggi potrebbe apparire marginale ma che allora diede un importante e fondamentale contributo alla storia di liberazione nazionale - spiega il presidente dell’Associazione Alessandro Briatore -. È davvero emozionante ricevere, ogni volta, una così sentita risposta da parte del pubblico, sempre attento e coinvolto. Questo fa sicuramente ben sperare per il recupero e la conservazione delle nostre memorie, che stiamo cercando di portare avanti da tempo. Non posso che ringraziare gli altri componenti del direttivo e la preziosa squadra di volontari che, instancabili, contribuiscono a questi successi".

Alla manifestazione erano presenti il sindaco di Pamparato Franco Borgna e il food-teller Giuseppe Ricciardi, intervenuto dalla lontana Varese per raccontare alle decine di migliaia di followers che lo seguono questa remota ma coinvolgente realtà dalla millenaria storia.

cs