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Politica | 22 luglio 2024, 19:15

Cuneo, è ufficiale: il PD perde Domenico Giraudo, che entra nel gruppo misto di maggioranza

E' il secondo consigliere a lasciare il partito della sindaca nel corso della consigliatura (dopo Antonino Pittari): “Nulla di personale coi colleghi. Mai avuto intenzione di andare in Centro per Cuneo”, la sua dichiarazione in aula

Domenico Giraudo

Domenico Giraudo

Dopo Antonino Pittari c’è un secondo caso di un consigliere comunale cuneese che era stato eletto nelle fila del Pd e che ora ha deciso di lasciare il partito della sindaca Manassero per passare al gruppo misto. Il caso, anticipato nei giorni scorsi dal nostro giornale, è ovviamente quello di Domenico Giraudo.

La notizia ufficiale è stata data dal presidente del Consiglio comunale Marco Vernetti all’inizio della prima serata di Consiglio. TargatoCn aveva dato conto negli scorsi giorni dei rumors sulla volontà di Giraudo di uscire dal gruppo pur rimanendo iscritto al partito, delle reazioni – perlopiù di malumore – che questi avevano scatenato nella coalizione di maggioranza (dato anche il paventato interesse del consigliere a entrare in Centro per Cuneo), e dell’incontro occorso tra Giraudo e la segretaria cittadina PD Erica Cosio, tutt’altro che risolutivo.

“Niente di personale con gli altri consiglieri. Pronto a lavorare”

Forse proprio la lettura dei giornali mi ha spinto a questa scelta – ha commentato Giraudo in persona -. Molte volte la fantapolitica non viene smentita ufficialmente; sottolineo quindi che non ho mai avuto intenzione di andare in Centro per Cuneo o da altre parti, com’è stato suggerito”.

Non c’è nulla di personale rispetto ai miei colleghi, spero di poter continuare a lavorare con loro in futuro, e assicuro che non ci sia alcuna architettura politica dietro”.

Le minoranze e la “crisi prolungata”

Da mesi siamo ormai assistendo a una maggioranza che discute e litiga per le proprie posizioni invece di affrontare argomenti davvero importanti – ha detto Giancarlo Boselli (Indipendenti), primo dei consiglieri a intervenire -. Una situazione di crisi prolungata dalla quale non riuscite a uscire in alcun modo e che tiene in ostaggio i cittadini evitando di dar loro risposte concrete a problemi importanti”.

Nell’ultimo periodo sono avvenuti fatti che minano la credibilità di un’amministrazione nei confronti della cittadinanza che l’ha votata – ha aggiunto Beppe Lauria -. Ma non ci stiamo davvero più capendo niente di questi tempi. Mi sembra poi tutt’altro che normale che una persona così importante, grazie alla sua storia personale e famigliare, per quest’assemblea si stacchi da un gruppo ed entri in quello misto. Specie se nessuno si sente spinto a commentarla in alcun modo”.

Giraudo e il sostegno della maggioranza

Tra i banchi della minoranza il sostegno al consigliere Giraudo è arrivo unanime.

Sono sinceramente dispiaciuta – ha detto Claudia Carli (PD) - . Probabilmente non ho saputo ben gestire io alcuni malumori e mi spiace aver perso un compagno di viaggio, un consigliere di grande esperienza e capacità. Ma mi spiace che il dialogo sia avvenuto solo dopo la definizione di certe scelte. Siamo pronti a fare autocritica, ma anche a continuare a lavorare”.

Grazie a Domenico per la correttezza dimostrata nei confronti del Consiglio evitando, in questi giorni, di rilasciare dichiarazioni pubbliche – ha detto Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo) -. Proseguirà il lavoro comune nella coalizione, tutta, e rimarrà intatta la nostra stima nei suoi confronti”.

Proiettato verso la continuazione del lavoro il consigliere Elio Beccaria (Crescere Insieme): “Abbiamo dei doveri nei confronti di chi ci ha eletto, tutti, a prescindere dall’ampiezza del consenso raccolto durante le elezioni. Nnon mi stupiscono o spaventano questi spostamenti”.

Il rammarico è arrivato, anche, dalla sindaca Manassero. “Indubbiamente questa non è una discussione che avrei voluto affrontare e ci siamo impegnati perché non avvenisse, nel concreto. Ma la decisione, per quanto spiaccia, va rispettata. Nonostante le differenze rimaniamo all’interno del perimetro politico-amministrativo e proseguiamo nel processo di riflessione sulla nostra identità e composizione. Un percorso di discussione che è vivace e profondo e lavora sui progetti concreti ma anche sulle relazioni dei gruppi”.

Simone Giraudi

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