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Economia | 22 luglio 2024, 07:00

Contratto nazionale per i social media manager: è solo questione di tempo

I social media manager sono diventati delle figure professionali importanti per aziende di ogni dimensione

Contratto nazionale per i social media manager: è solo questione di tempo

I social media manager sono diventati delle figure professionali importanti per aziende di ogni dimensione. Sono professionisti che si occupano di gestire la presenza online di una realtà aziendale e hanno anche il compito di influenzare la percezione del brand, oltre che di guidare il traffico verso i siti internet e di aumentare le vendite. Anche se il ruolo che ricoprono è centrale, i social media manager a volte si ritrovano ad operare in un contesto lavorativo che non è caratterizzato da regolamentazioni chiare e da tutele contrattuali adeguate. Ma il riconoscimento ufficiale del ruolo attraverso un contratto nazionale è sempre più vicino, alimentato da una crescente consapevolezza dell'importanza di questi professionisti e dalle pressioni del mercato del lavoro.

Di che cosa si occupa un social media manager

Il Social Media Manager è responsabile della gestione della presenza online di aziende e brand sui vari social media. Le sue competenze, oltre alla predisposizione naturale a interagire con il pubblico, includono la creazione e pianificazione dei contenuti, l'analisi dei dati e la capacità di utilizzare strumenti utili a queste attività (dunque software come Postpickr per la gestione dei social e i tool di Analytics per lo studio dei dati). Eppure, nonostante si tratti di una figura professionale fondamentale nell'era digitale, il Social Media Manager non è ancora riconosciuto come una figura professionale autonoma con un contratto nazionale specifico.

L'importanza delle attività dei social media manager è evidente, perché sono professionisti responsabili di azioni che vanno oltre la semplice pubblicazione di contenuti sui social media. Si occupano, infatti, di creare e pianificare contenuti perfettamente in linea con gli obiettivi aziendali, di interagire con i follower e di gestire commenti e domande per la costruzione di una community, di monitorare le metriche di performance e di adattare le strategie in base ai risultati ottenuti.

Inoltre, i social media manager gestiscono le campagne pubblicitarie a pagamento sulle piattaforme social e provvedono alla gestione di situazioni di crisi e per la protezione della reputazione online delle aziende. Queste attività hanno un impatto importante per determinare il successo o il fallimento di un'impresa sul web.

Le condizioni di lavoro attuali

Anche se l'importanza di questa professione è evidente, i social media manager spesso affrontano delle condizioni di lavoro complesse. Molti lavorano come freelance o con contratti a progetto, senza poter contare sulle tutele offerte dai contratti a tempo indeterminato. A volte i compensi non riflettono il livello di competenza e l'importanza del ruolo svolto.

La natura dei social media impone spesso degli orari di lavoro molto estesi e la necessità di essere sempre connessi ad internet. Inoltre, a volte il ruolo del social media manager viene sottovalutato e mancano di conseguenza delle opportunità di crescita professionale.

Le novità relative al contratto nazionale

Dal luglio del 2022 è attiva l'Associazione Nazionale Social Media Manager, che recentemente ha raggiunto un traguardo importante, quello di compiere un percorso verso una dignità contrattuale per questa professione. Nella bozza relativa al rinnovo del contratto nazionale per i grafici editoriali, infatti, sono state inserite altre figure professionali che hanno a che fare con il settore digitale, tra le quali c'è il social media manager.

Attualmente, come ha spiegato il vicepresidente dell'associazione, Renato Scattarella, non è ancora operativo il contratto nazionale. Questo avviene perché, dopo la fase che prevede l'accordo tra le parti sindacali e i datori di lavoro, bisogna provvedere alla scrittura del contratto e alla sua pubblicazione, affinché possa trovare un'applicazione concreta.

Scattarella ha comunque specificato che ciò non vuol dire che coloro che hanno un contratto e lavorano già nel ruolo di social media manager debbano cambiare il CCNL di riferimento. Significa riconoscere coloro che a volte non ricevono un compenso adeguato, non hanno diritti sindacali o permessi e non possono fare riferimento adeguatamente al welfare.

Richy Garino

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