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Sport | 21 luglio 2024, 19:48

Il Tour (passato anche in Piemonte) dopo il successo nel Giro: Pogacar nella scia del mito di Pantani

E adesso la nostra regione sogna di ospitare il via della Vuelta nel 2025

Tadej Pogacar - (AdnKronos)

Tadej Pogacar - (AdnKronos)

Un 'cannibale' alla Eddy Merckx. Dopo aver dominato dall'inizio alla fine il Giro, Tadej Pogacar si prende anche il Tour con la stessa famelica voglia di non lasciare niente a nessuno.

L'accoppiata Giro-Tour come Pantani

Il giovane fuoriclasse sloveno è il primo a centrare l'accoppiata dal magico 1998 di Marco Pantani. Un risultato che sembrava impossibile nel ciclismo moderno è stato confezionato da un campione che, quando attacca in salita, con le sue 'rasoiate' e quell'improvviso cambio di marcia, ricorda il 'Pirata' di Cesenatico che chi ha lasciato troppo presto, vent'anni fa, con una morte ancora oggi avvolta nel mistero.

E' una certezza invece che Pogacar sia un autentico fenomeno. Lui non vince, stravince. Prese la maglia rosa al secondo giorno del Giro e la tenne fino al traguardo, conquistando anche sei tappe. Al Tour il copione è cambiato di poco: ha indossato il simbolo del primato al secondo giorno, l'ha perso quello successivo, ma con il successo in solitario nella quarta tappa ha ripreso la maglia gialla e da allora tutti l'hanno potuto vedere solo a debita distanza. Con la ciliegina sulla torta del successo anche nella cronometro finale da Montecarlo a Nizza, in cui ha dato la paga anche agli specialisti delle prove contro il tempo.

Dominio dall'inizio alla fine

Sei le tappe vinte (come a maggio al Giro), lasciando le briciole a due campioni come il danese Jonas Vingegaard e il belga Remco Evenepoel, finiti a diversi minuti nella classifica finale. Il Tour che per la prima volta si è concluso oggi a Nizza invece che con la tradizionale passerella sui Campi Elisi (per consentire a Parigi di ultimare i preparativi per il via dei Giochi Olimpici), passerà alla storia anche per essere iniziato in terra italiana.

Il 1° luglio la tappa di Torino

E Torino, che aveva tenuto a battesimo il Giro 2024 col via da Venaria, è stata la prima città ad ospitare la partenza o l'arrivo di una tappa delle due principali corse a tappe del ciclismo. E il risultato del 1° luglio ha testimoniato che quei vincitori parziali erano ciclisti di assoluto valore: l'eritreo Biniam Girmay che vinse la volata ha conquistato altri due successi parziali, conquistando alla fine la maglia verde della classifica a punti, l'ecuadoriano Richard Carapaz ha indossato quel giorno la maglia gialla, sfilandola proprio a Pogacar, ma alla fine si è portato a casa quella a pois di miglior scalatore.

E adesso si punta alla Vuelta

Ora il Piemonte sogna di poter ospitare una tappa della Vuelta spagnola del 2025. Le trattative fervono da tempo e un annuncio è atteso a breve, per confermare come la città della Mole sia ormai simbolo di grande sport ed eventi di portata mondiale, come sta testimoniando dal 2021 l'appuntamento con le Atp Finals di tennis.

Massimo De Marzi

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