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Economia | 20 luglio 2024, 19:42

Ue: Cgia, in Irlanda la regione più ricca, il Piemonte è 89esimo

La classifica del Pil pro capite a parità di potere d’acquisto delle 240 regioni presenti nell’Unione Europea vede in testa il Southern con un importo pari a 101.200 euro. La nostra regione perde tre posizioni con un importo pari a 35.700

Ue: Cgia, in Irlanda la regione più ricca, il Piemonte è 89esimo

È quella di Southern, in Irlanda, la regione più ricca d’Ue. È quanto emerge da un’elaborazione realizzata dall’ufficio studi CGIA su dati Eurostat e riferiti al 2022: la classifica del Pil pro capite a parità di potere d’acquisto delle 240 regioni presenti nell’Unione Europea, vede in testa la regione irlandese con un importo pari a 101.200 euro. Seguono Luxembourg con 90.900 euro e l’irlandese Eastern and Midland con 87.600 euro. La Provincia Autonoma di Bolzano è il primo territorio italiano che nella graduatoria generale si colloca, però, al 13° posto con 56.900 euro. Ben distanziata la vicina Provincia Autonoma di Trento al 33° posto con 46.100 euro, la Lombardia al 34° posto con 46.000 euro e la Valle d’Aosta al 35° posto con 45.700 euro. Il Piemonte si colloca al 89° posto con 35.700 euro (in crescita dell'11,6% rispetto ai 32.000 del 2019, ma perde comunque tre posizioni).

Quanto alle nostre regioni del Mezzogiorno sono concentrate nella parte bassa della classifica. La Puglia, ad esempio, è al 200° posto con un Pil pro capite di 22.900 euro, la Campania è al 205° posto con 22.200 euro, la Sicilia al 211° con 21.000 euro e, infine, la Calabria è al 215° posto con 20.300 euro.

Fanalino di coda in Ue è la regione bulgara di Severozapaden con soli 14.100 euro. Va altresì segnalato che rispetto al 2019 (anno pre Covid), nella graduatoria europea del Pil pro capite tutte le nostre regioni del Nord (ad eccezione del Piemonte che è sceso di tre posizioni) o non hanno perso terreno (il Veneto) o hanno migliorato la posizione che occupavano prima della crisi pandemica (tutte le altre).

Diversamente, le nostre regioni meridionali, ad eccezione del Molise e della Basilicata, sono scivolate ulteriormente verso il fondo della classifica generale, in particolare la Calabria, la Campania e la Sicilia che hanno perso rispettivamente quattro, cinque e sei posizioni a livello europeo.

redazione

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