Attualità - 19 luglio 2024, 07:11

Italia Nostra sull'antenna di 37 metri a Dogliani: "Salvaguardare la salute e il paesaggio Unesco"

L'Associazione, come era avvenuto per i casi di Roddi e Alba, si mostra critica sulla possibile installazione: "Caratteristiche idro-geologiche della zona da valutare"

Un tema che ritorna quello dell'installazione di impianti del sistema 5G nelle Langhe, a partire dal 2019, e recentemente con i casi dei comuni di Roddi e Dogliani. Sull'argomento, su cui vigila da diversi anni, si è espressa l'associazione Italia Nostra, che si è sempre opposta "in varie sedi, con motivate osservazioni negative".

Prosegue poi la disamina dei singoli episodi: "Anche per il territorio di Roddi è pervenuta una richiesta per la realizzazione di un’antenna 5G per telefonia mobile. A tale progetto si è opposta questa Sezione di Italia Nostra; per di più, in contrasto con la decisione, i Roddesi hanno attuato una raccolta di firme ed il Comune ha annunciato che non avrebbe concesso alcun sito da destinare a tale scopo. Pure il territorio albese è stato al centro di un’accesa polemica sull’istanza di elevazione di un’antenna sul Bricco delle Capre, ancora con la notevole contrapposizione nostra e di un gruppo di cittadini".

Ora è il Comune di Dogliani ad essere coinvolto da una richiesta per realizzare un  traliccio di 37 metri. Italia Nostra non nasconde le sue preoccupazioni "per il forte impatto paesaggistico di tale installazione, sia per le caratteristiche idro-geologiche della zona, sia per le inderogabili esigenze di tutela della salute pubblica".

"Se è pur vero che si intenderebbe individuare un sito non prossimo ad abitazioni- aggiunge la nota - non sono da meno le esigenze di salvaguardia del paesaggio locale e, specificatamente, di compatibilità idraulica, condizioni determinanti che dovrebbero sempre essere tenute presenti. Si noti pure che, in parte, la zona tra Dogliani e Monchiero è inclusa nella 'Buffer Zone' della Langa del Barolo compresa fra 'I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato' dal 2014 nel 50° sito UNESCO".  

Redazione