/ Curiosità

Curiosità | 18 luglio 2024, 19:01

Nell'estate di ottant'anni fa i bombardamenti su Cuneo

Le prime bombe a fine giugno, su corso Nizza. In totale furono novantasette i morti, meno ricordati forse di quanto si dovrebbe

Nell'estate di ottant'anni fa i bombardamenti su Cuneo

Nell'estate di ottant'anni fa i bombardamenti su Cuneo. Cacciabombardieri, sirene, ricoveri antiaerei, morte e distruzione, drammi cancellati che colpirono la città provocando oltre novantasette morti. Per loro, neanche una croce.

Il primo bombardamento della città risale alla notte del 17 giugno 1940 (una settimana dopo la dichiarazione di guerra). Bombardieri Leo.451 dell’11^ Divisione dell’Armée de l’Air decollati dalla base aerea di Salon de Provence, sganciano bombe in corso Nizza provocando lievi danni alla facciata della chiesa del Sacro Cuore: una bomba cade attraversando l’intero edificio che si trova tra corso Nizza e corso Dante, senza esplodere. Altre, sempre inesplose, piombano davanti al Liceo “Silvio Pellico”.

Il fronte alpino e la pianura cuneese furono sorvolati quotidianamente dagli aerei spia francesi dell’Aviation des Alpes armati solo di macchine fotografiche per il controllo sia dei movimenti delle colonne tedesche sia degli obiettivi da distruggere.

Le testimonianze

Ci sono rimaste, dei bombardamenti sul capoluogo di provincia, due brevi testimonianze.

La prima è la lettera del capitano Jerry Whiting, ex pilota di cacciabombardiere P47 Thunderbolt del 124° Fighter Group, scritta il 26 agosto 1944 mentre si trovava presso la base aerea di “Camp Booling” in Corsica: “Ho bombardato un ponticello sul fiume Stura a sud della città industriale di Savigliano, è saltato tutto, spezzonando la linea ferroviaria e i dispositivi di controllo della centrale […] dei binari. Spezzonato alcune caserme nemiche a Bagnasco. Nessuna flack, a volte queste missioni sono terribilmente noiose, preferisco centrare bersagli in movimento, c’è competizione in squadra quando compaiono colonne nemiche di automezzi”.

La seconda, invece, è la lettera dell’ex tenente Carlton Smith, Secret Service Office S-2: “Non si poteva ignorare che morivano anche dei civili, c’era la guerra… personalmente non ho mai avuto problemi morali a individuare i target. Adesso è facile e comodo criticare le decisioni e le operazioni di allora […]”.

redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium