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Attualità | 16 luglio 2024, 08:52

Carceri, a Torino il sit-in dei sindacati della Polizia penitenziaria

L’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria): "Siamo stufi di slogan. Qualcuno ci deve ascoltare"

Carceri, a Torino il sit-in dei sindacati della Polizia penitenziaria

Scenderanno in piazza le rappresentanze sindacali della polizia penitenziaria che, lunedì 22 luglio, terranno un sit in a Torino davanti alle OGR (Officine Grandi Riparazioni), Corso Castelfidardo 22, con relativa conferenza stampa dalle ore 10 fino alle ore 14.

"Alla luce delle gravissime rivolte verificatesi in questi giorni al carcere di Torino Lorusso e Cotugno, al carcere di Cuneo, al carcere di Vercelli, al carcere di Aosta e, in considerazione della grave e cronica situazione del carcere di Asti e della casa circondariale di Ivrea, - scrive l’Osapp -(Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Vice Segretario Generale Gerardo Romano, indice un sit-in con relativa conferenza stampa innanzi alle OGR (Officine Grandi Riparazioni, Corso Castelfidardo 22, Torino in data 22 luglio 2024 a partire dalle ore 10,00 e fino alle ore 14,00, data coincidente con la seduta d’insediamento della XII Legislatura del Consiglio Regionale de Piemonte. Invitiamo dunque tutte le associazioni, tutta la cittadinanza, tutti i partiti politici, il Sindaco della città di Torino, i mass media e gli organi di informazione a partecipare numerosi;  l’invito a partecipare è naturalmente rivolto a tutte le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria degli istituti penitenziari (adulti e minori) del Piemonte se liberi dal servizio".

"Invitiamo, - concludono i sindacati -  altresì, ad unirsi alla nostra pacifica protesta anche il Sottosegretario Del Mastro ed il Sottosegretario Ostellari. Il limite raggiunto costituisce un serio allarme: vogliamo fatti e vogliamo soprattutto scongiurare il pericolo che chicchessia possa rimetterci la vita. Siamo stufi di slogan … Qualcuno ci deve pur ascoltare! Venite a verificare cosa c’è e cosa accade nell’inferno delle sezioni detentive delle carceri del Piemonte dove “comanda la criminalità organizzata” e dove i detenuti “spadroneggiano”. Saranno affrontati i temi relativi alla grave carenza di organico, alle rivolte, alle continue aggressioni in danno del personale di polizia penitenziaria e i suicidi in carcere. Si pensi che i nuovi agenti appena giunti dal corso non hanno nemmeno il vestiario come quello effettivo e continuiamo ad ascoltare chiacchiere inconcludenti. Valga la presente anche quale richiesta di autorizzazione al Signor Questore di Torino."

c.s.

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