Cronaca - 16 luglio 2024, 18:47

Aggredì un ragazzo alla festa di paese rompendogli lo zigomo: condannato a tre anni e mezzo

I fatti a Garessio nel 2021. Alla vittima verrà corrisposta una provvisionale di 30mila euro: "Dopo essere stato colpito vicino alal tempia ho avuto il black-out totale. Ho perso completamente la sensibilità al lato sinistro del volto"

Immagine di repertorio

Tre anni e mezzo di reclusione e 30mila euro di provvisionale. È questa la sentenza emessa dal giudice del tribunale di Cuneo nei confronti di A.S., un ragazzo di origini albanesi accusato di aver aggredito un ventiquattrenne a Garessio nell’estate 2021. Nel corso dell’istruttoria era stato ascoltato anche il padre dell’imputato che ha sostenuto l’estraneità di suo figlio alla vicenda.

Quella notte, era circa l’una, il giovane, costituitosi parte civile con l’avvocato Monica Anfossi, stava ritornando a casa dopo aver trascorso la giornata alla festa di paese “il miglio d’oro” quando, superata la passerella pedonale che sostituisce il ponte Odasso, vide l’imputato discutere con un altro ragazzo: “Sono passato di fianco a loro – aveva spiegato al giudice – ma mi sono disinteressato della situazione. Li ho superati e da lì in poi non ricordo nulla. So solo che mi sono ritrovato in Piazza Marconi circondato da gente. Ero pieno di sangue. Avevo lo zigomo rotto. Poi sono andato in ospedale”. Secondo quanto sostenuto dalla Procura ad aggredirlo fu proprio A.S.

Il pugno, appena vicino alla tempia, gli costò un’operazione chirurgica maxillofacciale, la completa perdita della sensibilità del lato sinistro del volto e una lunga convalescenza.

Alcuni testimoni, chiamati in aula dalla Procura, avevano spiegato di non aver visto l’imputato sferrare un pugno al ragazzo che, secondo quanto spiegato, si sarebbe procurato le lesioni cadendo nella zuffa con A.S. e un altro ragazzo.  Per la difesa del condannato, l’avvocato Enrico Panero ha sostenuto che in realtà “tutti sarebbero stati nel posto sbagliato al momento sbagliato” .

CharB.