Eventi - 14 luglio 2024, 07:30

Il Festival “Colline in musica” chiude la stagione con un exploit. Il direttore Adrian Pinzaru: “Nel 2025 il nuovo tema sarà: destini”

La rassegna si è conclusa con un grande concerto a Guarene e guarda al futuro. “L’obiettivo è ampliare programma, luoghi e pubblico puntando sul turismo culturale”

La presentazione dell'edizione 2024 del festival "Colline in musica", a Guarene

L'edizione 2024 del Festival "Colline in musica", dedicata al “Tempo” ha offerto un'esperienza indimenticabile, una fusione affascinante di sonorità diverse e scenari mozzafiato. La rassegna ha saputo esplorare il tema del tempo in molteplici forme, attirando un pubblico sempre più vasto e appassionato. I diciotto concerti itineranti tra Langhe, Roero e Monferrato hanno creato un'esperienza musicale straordinaria, mettendo in risalto il ricco patrimonio culturale e paesaggistico di questo territorio accogliente e generoso.

Il Teatro Sociale di Alba, i castelli di Guarene, Coazzolo, Grinzane Cavour, Piobesi d’Alba, Piea, Neviglie, Cocconato d’Asti, Asti, l’Abbazia di Vezzolano ad Albugnano, Canale, Castagnito, Santo Stefano Roero, Cortemilia, Bra, Villa della Regina a Torino: un viaggio continuo e stimolante attraverso i grandi compositori, Messiaen e Brahms, Mozart, tra gli altri, con un programma sempre stimolante che ha fatto luce anche sulla musica francese e su quella antica, caratterizzata da sonorità particolari, meno conosciute, ma che stanno tornando in auge. Uno spazio importante è stato dedicato alle presentazioni di dischi e di cd: un modo simbolico per fermare il tempo e vederne le trasformazioni e le ripercussioni sul presente.

Il Festival “Colline in musica” – con un occhio di riguardo alla solidarietà in virtù della collaborazione con la cooperativa sociale Isoinsieme, con progetti di musicoterapia per i pazienti dell'hospice e per i bimbi affetti da disturbi dello spettro autistico – si è chiuso con il gran finale, domenica 30 giugno, nel Palazzo Re Rebaudengo di Guarene, all’interno di una cornice architettonica e di pubblico davvero speciale.

Siamo estremamente soddisfatti dell'accoglienza ricevuta in questi mesi; osserviamo con piacere un pubblico sempre più fedele che torna e che ha compreso e apprezzato l’essenza e gli obiettivi del Festival, con una notevole presenza di turisti. Quest'anno la rassegna ha incluso l’Alta Langa e il Monferrato, aree che offrono prospettive molto interessanti. Per il futuro, puntiamo a rendere il programma più organico e a coinvolgere una platea maggiore. Nel 2025 il tema sarà ‘destini’. Una parola che è concatenata con lo spazio e il tempo, e, quindi si tratta di una continuazione simbolica”, ha spiegato Adrian Pinzaru, direttore artistico del Festival.

Tra gli obiettivi futuri, anche quelli di continuare il dialogo tra le arti e il territorio e di espandere il marchio della rassegna all’estero, aggiunge il maestro Pinzaru: “Vogliamo tornare in Cina per far conoscere il festival, la sua qualità e puntare su un turismo culturale senza confini; non è escluso, infatti, che ci siano altre tappe in giro per il mondo. Il nostro desiderio è quello di alzare sempre l’asticella e migliorarci, non solo a livello culturale, ma anche in termini di sostenibilità. Quest’anno grazie alla collaborazione con Alba Mobility, gli artisti hanno potuto utilizzare auto elettriche per i loro spostamenti, un modo per ridurre l'inquinamento acustico e le emissioni”.

Aperto dal Prefestival in parallelo al “Quartet and Chamber Music Forum”, il festival dà quindi appuntamento al “Contemporary Music Hub”, quest’autunno, pensato per dar voce alla creatività musicale contemporanea, creando uno spazio di espressione per le nuove composizioni affinché si possa compiere il passaggio dal tempo di oggi alla dimensione atemporale, caratteristica intrinseca della vera opera d’arte.

Adrian Pinzaru, direttore artistico del festival "Colline in musica" e Dejing Tu, presidente dell'associazione International Music Exchange

P.R.