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Attualità | 12 luglio 2024, 20:29

Incontro del Comitato “Per un Sottopasso Sostenibile” a Racconigi

Grande partecipazione dei cittadini per discutere il progetto dei sottopassi ferroviari e la chiusura dei passaggi a livello. Criticità e soluzioni al centro del dibattito

Incontro del Comitato “Per un Sottopasso Sostenibile” a Racconigi

L’incontro tenuto ieri sera, giovedì 11 luglio al Soms di Racconigi, organizzato dal Comitato ‘Per un sottopasso sostenibile’ ha visto il salone affollato di racconigesi accorsi per essere informati sulla realizzazione dei sottopassi ferroviari, con la conseguente chiusura di quattro  passaggi a livello in sostituzione dei quali si realizzerebbero, come da progetto di Rete Ferroviaria Italiana, due sottopassi di cui uno veicolare in via Caramagna e uno  ciclopedonale in via Tagliata.

Durante la serata, che ha visto un pubblico molto attento e partecipativo, i membri del comitato, nato lo scorso maggio assieme ad alcuni tecnici, hanno informato su quello che sarà il progetto relativo ai due sottopassi ferroviari ed in particolar modo su quello che verrebbe costruito tra via Caramagna e corso Regina Elena, su una rete viaria nevralgica per il traffico racconigese.

L’incontro è stato introdotto da Luigi Reynaudo  e Giuseppe Danese che, assieme a Maria Teresa Chiurato, hanno fondato il comitato di cittadini, lo scorso fine maggio, per informare i racconigesi sulla situazione legata ai sottopassi e la conseguente eliminazione dei quattro passaggi a livello: oltre quello di via Caramagna, quello di via Santa Maria che prosegue su via Tagliata, mentre per quelli siti in campagna, Canapile e Martinetto, dopo la prevista chiusura dei passaggi a livello non sono previsti sottopassi e gli utenti dovrebbero transitare sulla circonvallazione o in via Caramagna.

Dunque il traffico di autoveicoli, anche pesanti, confluirebbe tutto su via Caramagna e corso Regina Elena creando un notevole impatto ambientale.

All’incontro – spiega in apertura di serata Luigi Reynaudo – abbiamo invitato innanzitutto i racconigesi e i rappresentanti di Rfima nessuno è presente in sala. Inoltre abbiamo esteso l’invito anche alla Provincia che non ha potuto partecipare ma, il presidente Luca Robaldo ha dato, tramite lettera, la piena disponibilità per un incontro con i rappresentanti del comitato direttamente a Cuneo”.

Assente anche l’amministrazione comunale che attraverso una lettera fatta pervenire dal sindaco Valerio Oderda ha invitato il comitato a partecipare alla serata prevista il prossimo giovedì 18 luglio alle 18, sempre al Soms “scongiurando – scrive il sindaco Oderda – spiacevoli malintesi”. I membri del comitato hanno accolto l’invito.

Ha poi preso la parola Giuseppe Danese che ha spiegato le motivazioni per cui è nato il comitato spontaneo apolitico e apartitico, con l’intento di: “essere una voce unica e forte che evidenzi punti di attenzione per un sottopasso sostenibile durante e dopo la sua realizzazione”.

Gli fa eco Reynaudo spiegando: “Si tratta di opere strategiche che impatteranno in modo consistenti sui residenti non solo durante il corso dei lavori, ma anche dopo, modificando in maniera definitiva gli equilibri della viabilità cittadina. Dei 4 passaggi a livello esistenti ne rimarrà solo uno veicolare con la concentrazione di tutto il traffico tra via Caramagna e Corso Regina Elena.

Abbiamo deciso di fare questo incontro informativo perché in questi anni non si è parlato molto di questi progetti  informando la cittadinanza sulle reali conseguenze dei sottopassi, al di là di eliminare le code ai passaggi a livello. Il comitato non è contrario alla soluzione di sottopassi – specifica Reynaudo - ma si deve tener conto degli effetti collaterali del nuovo sottopasso che permetterà di attraversare da est a ovest Racconigi”.

La strada tra via Caramagna e Corso Regina Elena è una zona molto abitata dove si trovano, tra gli altri, edifici molto frequentati quali la  caserma dei Carabinieri e la scuola dell’Infanzia Salvo d’Acquisto.

Oltre che l’impatto dovuto al traffico che sarà solo veicolare, anche se Rfi prevede anche un passaggio pedonale che sarebbe comunque gravoso visto il dislivello che prevede una pendenza dell’8%, ci sarebbero quindi problematiche per chi deve attraversarlo a piedi o in bicicletta e si deve tenere presente dell’impatto ambientale dovuto al traffico di automobili ma anche di mezzi pesanti, una volta realizzata la struttura, ma anche durante la sua costruzione.

Di questo ha parlato Luigi Bollino facendo delle previsioni: “Passeranno i tir che solitamente transitano dalla circonvallazione per raggiungere la zona industriale con la conseguente congestione del sottopasso e le relative emissioni dovute ai gas di scarico”.

L’ingegnere Gualtiero Lampertico ha fatto un excursus su tutte le fasi che hanno portato Rfi al progetto di chiusura dei 4 passaggi a livello racconigesi per realizzare il sottopasso.

La storia iniziata  – spiega Lampertico - è complessa e travagliata, caratterizzata da numerosi ostacoli burocratici e tecnici. Nel dicembre 2018, Rfi ha presentato gli studi di fattibilità in Comune per la chiusura dei passaggi a livello. L'anno successivo, sono proseguiti i lavori per definire il progetto. Tuttavia, dal 2020 sono emersi problemi burocratici e amministrativi, inclusa la valutazione dell'impatto ambientale e il coinvolgimento della Provincia, dato che via Caramagna è di sua pertinenza.

Nel 2021 – prosegue Lampertico - è iniziata la verifica del progetto, coinvolgendo vari enti, ma sono emerse incongruenze.

Nel 2022 avrebbe dovuto partire l’esproprio  delle aree interessate dai lavori e la modifica del piano regolatore. L’inizio lavori era previsto nel secondo semestre del 2023, per la durata di 2 anni e mezzo”.

Marco Scavino ingegnere, ha spiegato come sarà costruito il sottopasso che da Corso Regina Elena porta in via Caramagna. “Il progetto prevede varie fasi di cantiere. La prima consiste nel rinforzare il massicciato stradale con opere di sostegno in calcestruzzo.  Saranno realizzati i diaframmi, fondamentali per la stabilità, che andranno in profondità. Successivamente, verrà effettuato uno scavo di 9 metri e mezzo. Durante tutto il processo - dice Scavino – da Rfi hanno affermato che la ferrovia continuerà a operare senza interruzioni, garantendo il passaggio costante dei treni. Tuttavia, a causa della falda acquifera situata a soli 4 metri di profondità, sarà necessario pompare acqua per consentire lo scavo fino a 9 metri. In caso di pioggia intensa, il sottopasso potrebbe essere temporaneamente chiuso per motivi di sicurezza”.

Scavino ha spiegato anche il progetto del sottopasso della Tagliata su via Santa Maria che richiederà interventi in scala ridotta rispetto a quello di via Caramagna e che sarà solo per traffico ciclopedonale.

L’architetto Domenico Perrone ha fatto delle osservazione tecniche su questo sottopasso che nasce come ciclopedonale e non per gli automezzi ad eccezione dei carri funebri che sarebbero gli unici ad avere il permesso di transitare per raggiungere il vicino cimitero.

Infine ha preso la parola Monica Russo abitante vicino al passaggio livello di via Caramagna che ha espresso i disagi a cui vanno incontro gli abitanti della zona. A supportarla anche Francesco Camisassa e Giacomino Beltrando a cui hanno fatto eco molti interventi dalla platea.

A conclusione della serata informativa, durato più di due ore, il presidente del comitato Luigi Reynaudo, nel ringraziare i cittadini, li ha esortati a partecipare all'incontro previsto per giovedì 18, organizzato dall’Amministrazione comunale: “Sarà un'opportunità - ha affermato - per fare domande e richiedere chiarimenti. Se siamo ancora in tempo, potremmo trovare qualche soluzione alternativa”.

Chi desidera avere ulteriore informazione può contattare il comitati al seguente indirizzo mail: comitato.sottopasso@gmail.com

Anna Maria Parola

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