Riceviamo e pubblichiamo:
Buongiorno direttore,
le invio questa mail dopo aver parlato con la signora F. in merito a un problema che troppo spesso succede con i bus di Cuneo quando devono caricare un disabile.
Il mio compagno è un uomo sulla sedia a rotelle, che abita nel comune di Beinette. Spesso si deve spostare con i mezzi pubblici, per non dover farsi sempre accompagnare da familiari o amici, tiene molto alla sua autonomia, però troppo spesso capita che i bus o abbiano a detta dell'autista la pedana rotta, e quindi praticamente non lo caricano dicendo d'aspettare il bus successivo, o quando lo caricano giunti a destinazione la rampa risulti non funzionare più.
Giusto ieri, nel tardo pomeriggio è dovuto rimanere bloccato sulla rampa a mezza altezza per 45" per poi essere messo giù a forza di braccia dagli altri passeggeri perché irritati dal ritardo.
Non è mia intenzione sollevare polemiche, ma ritengo davvero vergognoso che nel 2024 queste cose siano all' ordine del giorno nella nostra provincia.
È possibile che le persone con disabilità debbano essere considerati cittadini di serie B? Possibile che autisti di linea non debbano fare dei corsi di aggiornamento per imparare a utilizzare i mezzi a loro affidati? O che prima che un mezzo parta dal deposito non venga controllato se i dispositivi montati su di esso siano funzionanti e efficienti?
Chiedo scusa per lo sfogo ma se malauguratamente David si fosse fatto male mentre lo mettevano giù dalla rampa gli altri passeggeri, cosa sarebbe accaduto?
Grazie per il tempo dedicatomi. Le invio i miei cordiali saluti
Tiziana Vaschetto