Attualità - 12 luglio 2024, 07:28

Saluzzo, alla mensa della Caritas oltre 110 stagionali per il pasto serale: si cercano volontari

Aperte le prime strutture dell'accoglienza diffusa del Protocollo della Prefettura di Cuneo, Saluzzo operativa ai primi di agosto. Si cercano anche indumenti da lavoro e coperte

La stagione della raccolta frutta entra nel vivo: sono già molti i migranti al lavoro nei frutteti del distretto. Tanti di essi a fine giornata si riversano alla mensa Caritas di Saluzzo per il pasto serale.

C'è necessità di volontari per la distribuzione dei pasti della mensa gestita da Frate Andrea Nico Grossi del Convento di San Bernardino e dai “giovani della Comunità Il Cenacolo" di Madre Elvira. Sono oltre 110 gli stagionali che arrivano ogni sera in corso Piemonte.

Il direttore Carlo Rubiolo, lancia un invito per chi ha disponibilità di tempo, in particolare la sera tra le 18,30 e 19,30. Considerati i continui arrivi, si cercano anche coperte, indumenti e scarpe da lavoro. Chi ne ha disponibilità, può consegnarli alla Caritas il lunedì, mercoledì e venerdì.

Intanto il "quartier generale” dei migranti stagionali cresce di numero di giorno giorno nel parco di Villa Aliberti, parco Gullino, da anni ritrovo di molti (ad oggi sono più di una trentina): dormono all’addiaccio, usando i rami degli alberi come armadi per il ritiro di borse, sacche e cartoni per la notte.

Durante le piogge del mese scorso, hanno trovato riparo sotto i portici dell’esteso condominio di via Bagni che si affaccia su parco. La zona è pattugliata da Polizia locale e Carabinieri e viene pulita regolarmente dagli operatori ecologici.

Anche quest’anno è stato sottoscritto, a fine giugno, il Protocollo della Prefettura di Cuneo per l'accoglienza diffusa dei braccianti stagionali agricoli che coinvolge i comuni di Saluzzo, Manta, Verzuolo, Costigliole, Lagnasco, Scarnafigi e Savigliano (con la gestione dei siti da parte della cooperativa sociale Armonia) Busca-Tarantasca e Cuneo (con un'altra modalità di gestione).

Il protocollo e il "modello Saluzzo" sono considerati “modello virtuoso”, dando una risposta di rete all’accoglienza dignitosa a chi viene a lavorare nel territorio. Le "case" o i container o ancora fabbricati comunali, nei 10 comuni aderenti (sono circa una trentina quelli del distretto frutticolo, uno dei più importanti d’Italia) mettono a disposizione oltre 250 posti per lavoratori con regolare contratto impiegati nel territorio.

Ad oggi sono stati aperte le strutture dell’accoglienza diffusa a Lagnasco, Verzuolo, Costigliole. Saluzzo aprirà la sua struttura con la Casa del custode del cimitero, da anni a disposizione degli stagionali, i primi di agosto.

VB