/ Attualità

Attualità | 11 luglio 2024, 18:32

Il vescovo di Alba Brunetti: "Sul caporalato non possiamo tacere, è un reato e anche un peccato"

Dalla guida della diocesi langarola una lettera indirizzata ai suoi sacerdoti e a tutta la comunità diocesana: «Anche una sola persona sfruttata, picchiata ed emarginata rappresenta un fatto grave e inaccettabile per una società civile e democratica»

Il vescovo di Alba Brunetti: "Sul caporalato non possiamo tacere, è un reato e anche un peccato"

Le notizie rimbalzate in questi giorni sugli organi di informazione, su casi di caporalato documentati dalla forze dell’ordine e riferiti alle Langhe, hanno spinto il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, a scrivere ai suoi sacerdoti e a tutta la comunità diocesana invitando a denunciare ciò che secondo il Vangelo non è soltanto un reato, ma anche un grave peccato «che esclude dalla comunione eucaristica».

La lettera, inviata nella festa di san Benedetto, patrono d’Europa, acquista particolare significato considerando che l’abbate di Norcia aveva dato grande dignità al lavoro agricolo accostandolo alla preghiera con il suo celebre motto “Ora et labora”.

Il vescovo di Alba invita a non sottovalutare la situazione, fosse anche un solo caso, perché «anche una sola persona sfruttata, picchiata ed emarginata rappresenta un fatto grave e inaccettabile per una società civile e democratica che fa dell’accoglienza e dell’inclusione un principio cardine della propria convivenza».

Il vescovo chiede pertanto ai suoi sacerdoti di leggere la lettera alle loro comunità nel corso della Messa di domenica 21 luglio.

C. S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium