Politica - 09 luglio 2024, 07:57

Marco Abello picchia duro: "A Stroppo si è giocato sporco contro il 'foresto usurpatore'. Grazie a chi mi ha votato... e anche alle trote"

L'ex candidato sindaco, uscito sconfitto al ballottaggio dal riconfermato Salsotto dopo il clamoroso pareggio nel primo turno, fa un'amara riflessione sul voto

Marco Abello (Foto: Paolo Viglione) è stato sconfitto al ballottaggio a Stroppo

Dal candidato sindaco di Stroppo Marco Abello, uscito sconfitto nella tornata amministrativa di giugno, riceviamo e pubblichiamo:

A poco più di un paio di settimane rifletto sul voto di ballottaggio in quei di Stroppo. Capitale dell’ antica Repubblica dei liberi comuni della val Maira, documentata e secolare esperienza storica che insegna come la solidale collaborazione tra abitanti e comuni abbia reso grande queste terre di cui ahimè rimane solamente un lontano ricordo! L’ analisi a bocce ferme è piuttosto triste.

È stata una tornata di ballottaggio a tratti  sporca, si è arrivati da parte della mia lista antagonista al porta a porta, alla menzogna, allo strappare ripetutamente la mia propaganda cartacea dai tabelloni elettorali ed alla comparsa di volantini denigratori sulla mia persona, il mio operato e la mia stessa lista.

A scrutini finiti il riconfermato sindaco ha pubblicamente a mezzo stampa ribadito la spaccatura del paese rimarcando che solo una parte dell’ elettorato l’ha scelto mentre l’altra, quella che non ha a cuore il proprio territorio e così miseramente l’ha tradito , ha dato adito ad una lista di foresti usurpatori.

Di contrappasso il fondovalle in cui ora vivo e lavoro si è dimostrato molto più comunità di ciò che immaginassi; in questo ultimo mese sono stati pressoché quotidiani gli apprezzamenti e le felicitazioni e le curiosità sulla mia fresca candidatura da gente di strada, amministratori locali, conoscenti e non!

A Stroppo, così come in molti piccoli comuni montani e collinari della provincia è necessario ed auspicabile una seria riflessione sul senso di comunità ed un superamento di logiche medievali di sudditanza e chiusura. Il panorama è desolante e non fa altro che riflettere la triste politica nazionale in cui il foresto usurpatore viene ad intaccare la parte più sana delle proprie “patrie“.

La desolazione per un mancato confronto democratico e la chiusura di una comunità che ormai non esiste più e la si cerca di scimmiottare a proprio uso e consumo. Uno dei pochi comuni in provincia che nella stessa tornata alle europee vantava una maggioranza di voti a sinistra si vede nel comunale a scegliere l’anima più reazionaria e conservativa.

Il logo stesso della nostra formazione è una “banale” e “onesta“ trota, simpatico pesce delle nostre saluberrime acque, dalle carni rosee e saporite che passa una vita senza mai proferir parola… ma quando una trota parla… attenti genti!

Le liste civiche vallive e oltre sono una carrellata di strette di mano ed arcobaleni , rinascite e marmotte che ridono. Dobbiamo ancor far pace con il revelliano e non meno tombale “Mondo dei vinti“ che già siamo saliti sul carro dei facili vincitori senza più una comunità che ci supporta.

A conclusione di questi miei desolanti pensieri vorrei pubblicamente ringraziare chi mi ha supportato, chi ci ha votato, chi non l’ha fatto, la mia famiglia, i miei amici e tutte le trote che nuotano in torrenti e fiumi sempre più caldi e più poveri.

W LA TROTA!

Marco Abello

Ps: i margari di Elva sono poi riusciti a transitare per Stroppo per salire agli alpeggi