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Attualità | 05 luglio 2024, 14:02

A La Morra è stato protagonista il teatro di Fenoglio per celebrare il decennale del riconoscimento Unesco

La serata, che ha avuto una grande partecipazione sabato 28 giugno, è stata organizzata dal Club per l’UNESCO di La Morra in collaborazione con il Comune e diversi altre realtà locali

A La Morra è stato protagonista il teatro di Fenoglio per celebrare il decennale del riconoscimento Unesco

Sabato 28 giugno a La Morra, è stata una serata indimenticabile all’insegna del teatro e dell’opera letteraria più significativa e viva della nostra terra, quella di Fenoglio, in occasione delle celebrazioni del decennale del riconoscimento UNESCO del 50° sito italiano “I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”.

Una meraviglia riscoprire sotto il cielo stellato di piazza Castello, interpretati virtuosamente da Paolo Tibaldi, i racconti di Beppe Fenoglio, "Un giorno di fuoco", "Il Gorgo", "Superino", "Ma il mio amore è Paco" con l'invito a rileggere "Pioggia e la sposa", in una serata organizzata dal Club per l’UNESCO di La Morra in collaborazione con il Comune, l’Ufficio Turistico, la Cantina Comunale, l’Associazione Agorà e Borello Supermercati.

Un’occasione per ripensare alle radici, ritrovare l’autenticità e soprattutto per ringraziare di essere nati e di vivere qui, e adesso.  Perché questo patrimonio ce l’hanno donato generazioni e generazioni di donne e uomini, contadini di Langa, che si sono consumati di fatiche e di stenti su queste colline. Oggi il riconoscimento UNESCO sembra scontato, assodato, ma non è e non fu così. Lo sanno bene i politici e gli amministratori che seguirono il lungo iter della candidatura.

Queste le parole di Rosanna Boglietti, Presidente del Club per l’UNESCO di La Morra. “In questo nostro angolo di mondo il sogno inizia nel 2004 da Raffaele Costa, Presidente della provincia di Cuneo che sollecita, a tutti i livelli, l’inizio del percorso istituzionale, coinvolgendo Giuseppe Rossetto, Sindaco di Alba e l’Assessore provinciale Vito Valsania. E poi l’Assessore regionale Sergio Conti che consegnerà il dossier di candidatura al Vicepresidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera, il quale avrà l’intuizione geniale di legare, nel nome della candidatura, il Roero alle Langhe con un trattino, riuscendo così a far rientrare il Roero che non era riuscito a delimitare una propria “Core Zone”. Toccherà poi a Roberto Cerrato, Presidente e poi Direttore dell’Associazione dei paesaggi vitivinicoli, proseguire il difficile iter in concerto con comuni, province, regione, Ministeri, SITI, per documentare e presentare la candidatura, rimandata a Mosca nel 2011 e poi finalmente accolta a Doha il 22 giugno 2014".

Il racconto di quegli anni poi prosegue: "Questa la storia fortemente voluta e partecipata anche da La Morra con un’istanza popolare per il reintegro delle zone escluse dalla Core Zone, promossa da Marialuisa Ascheri e supportata da Giacomo Oddero; questi i politici di riferimento per l’albese che, insieme a molti altri, ci ricordano che la vera politica è questa, quella che sa pensare in grande e progettare il futuro; politici e amministratori divisi nei partiti, ma uniti per il territorio. Riconoscenti, facciamo quindi un augurio agli attuali prosecutori dell’Associazione dei paesaggi vitivinicoli, la Presidente Giovanna Quaglia, il Vicepresidente Giuseppe Rossetto, il Direttore Bruno Bertero, ai nuovi amministratori e politici che si passano il testimone e continuano ad adoperarsi per mantenere e valorizzare il territorio di Langhe-Roero e Monferrato".

L'ultimo passaggio è dedicato ad altri attori protegonisti del prestigioso traguardo. "Il merito va anche ai sempre più numerosi vignaioli che sono andati e vanno per il mondo a far conoscere e apprezzare i vini, promuovendo il territorio e il suo paesaggio.
Non dimentichiamo poi i contadini, veri custodi della terra, che migliorano qualitativamente le produzioni. Infatti il “bollino” dell’UNESCO certifica anche il loro ruolo fondamentale di sentinella per la tutela del paesaggio.
Ognuno ha fatto e deve continuare a fare la propria parte perché sappiamo quanto il nostro territorio sia fragile, che il cambiamento climatico pone nuove e difficili sfide, che ci sono delle criticità nell’afflusso turistico da correggere, ma tutto dovrà essere fatto come per la candidatura, in modo corale”.

Comunicato stampa

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