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Attualità | 04 luglio 2024, 19:35

Langhe e Roero brillano nella guida del Gambero Rosso "Pane e Panettieri d’Italia 2025”

Spicca il numero di panifici con la menzione "Tre Pani". Bra rappresentata da Fagnola e Panegiro, Alba da Giacosa e Alla Corte del Pane. Nell'Alta Langa Marcarino di Roddino

La Panetteria braidese Fagnola Dal 1923

La Panetteria braidese Fagnola Dal 1923

Si dice "Buono come il pane", e la nostra regione non potrebbe essere più d'accordo dopo la quinta edizione della guida Gambero Rosso "Pane e Panettieri d’Italia 2025". Questa selezione dei migliori artigiani del pane celebra coloro che hanno trasformato la passione per i lievitati in un mestiere, unendo tradizione e innovazione. La guida include 558 panifici, cinquantaquattro in più rispetto all'edizione precedente.

Tra i premiati, ci sono 3 Premi Speciali e 64 Tre Pani, il massimo riconoscimento, con sei nuove entrate.

Spicca il numero di panifici piemontesi premiati con la menzione “Tre Pani”:
Panetteria Fagnola Dal 1923 – Bra [CN]
Cuore di Pane Bio – Cabella Ligure [AL]
Vulaiga – Fobello [VC]
Marcarino Roddino – Roddino [CN]
Grano Fornai in Fermento – Santena [TO]
Ficini – Torino
Perino Vesco – Torino
Luca Scarcella Il Forno Dell’Angolo – Torino
Spoto Bakery Voglia Di Pane – Torino 

Secondo l'opinione comune di tutti i vincitori, è fondamentale puntare sulla qualità degli ingredienti, indispensabile per ottenere un prodotto dagli alti valori nutritivi, sano e buono anche per diversi giorni, diventando così competitivo rispetto ai prodotti industriali che sicuramente costano meno, ma non offrono neppure lontanamente caratteristiche simili.

A tenere alta la bandiera braidese ci pensano Fagnola e Panegiro, il primo con il prestigioso riconoscimento dei Tre Pani e il secondo con due Pani. 

Questo premio, che riceviamo per il terzo anno consecutivo, è la conferma che stiamo andando nella direzione giusta. Da vent'anni ci mettiamo in gioco nel nostro settore, partecipando a concorsi che ci permettono di confrontarci con altri professionisti e sperimentare nuovi prodotti. Siamo felici dei risultati ottenuti, ma non vediamo nessun premio come un punto di arrivo, bensì come una conferma del nostro percorso” afferma Gianfranco Fagnola, titolare della “Panetteria Fagnola Dal 1923”.

Con entusiasmo e dedizione, Fagnola continua a coltivare la passione per il proprio lavoro, considerandola uno dei segreti del suo successo, insieme alla fortuna di operare in un territorio ricco di eccellenze, ammirato in tutto il mondo. Il suo approccio al pane a lievito madre risale al 2000, quando questo tipo di prodotto non era ancora di moda. Ha dedicato tempo e impegno per perfezionare ulteriormente il pane, ottenendo un prodotto con la giusta consistenza e acidità, che non deve mai eccedere, nonostante l'uso del lievito madre.

Il risultato è un pane che, in grandi pezzature, si conserva perfettamente per oltre una settimana. Tra i prodotti più apprezzati dai clienti ci sono il Pane di Bra, che ha ottenuto riconoscimenti anche a livello nazionale come uno dei pani tipici italiani; pani prodotti con farine di grani antichi e farro integrale; il celebre Barbarià, tipico delle vallate montane e realizzato con farine di segale e frumento; e il goloso Pane di Carlo Alberto, arricchito con noci e acciughe, disponibile ogni sabato in negozio. “Penso che in futuro le imprese familiari saranno in grado di sopravvivere ai prodotti industriali, offrendo prodotti di eccellenza per una clientela sempre più esigente e attenta alla qualità di ogni ingrediente”, conclude il titolare della panetteria.

Panegiro, che quest'anno ha aperto il suo negozio in via Vittorio Emanuele, evolvendosi dal ruolo di rifornitore per attività della zona e consegne a domicilio, ora offre anche servizio ai privati. Il titolare, Davide Grimaldi, è orgoglioso di sottolineare una caratteristica distintiva del loro pane: l’anti-spreco, infatti dura almeno una settimana. Questo è possibile vendendo esclusivamente pani di grandi pezzature, realizzati con farine semintegrali e integrali di grano tenero e segale del Mulino Avalle di Pollenzo, prodotti con lievito madre.

Non solo pane, ma anche focacce, lievitati e una sbrisolona con aggiunta di cioccolato, chiamata “Sbrasolona” in omaggio alla città di Bra. “I nostri cracker, prodotti con lievito madre, sono disponibili in diverse varianti come curry, semi misti e il particolarissimo Berberè, in onore delle origini di mia nonna eritrea. Per il futuro mi auguro di poter continuare a lavorare al meglio e di ottenere il premio Tre Pani”.

La qualità albese

A dominare la scena albese con il pane di alta qualità, anche se i Tre Pani quest’anno non sono arrivati, troviamo Alla Corte del Pane e Giacosa.
Alla Corte del Pane di Marcello Canavero si trova sulla strada verso la chiesa della Moretta, poco oltre la panetteria Giacosa. Un quartiere fortunato, visto che entrambe le panetterie sono state selezionate dalla guida Gambero Rosso. Marcello Canavero, titolare del negozio Alla Corte del Pane, è orgoglioso di essere stato selezionato e ancora più felice di portare in alto un prodotto in cui ha creduto tanto insieme ad altri 7 panificatori di Alba: il Pane ed Langa. Questo prodotto è nato dall’impegno dell’esperto mugnaio Renzo Sobrino che è riuscito a produrre farine particolari da grani antichi diffusi in Langa fino agli anni ’50. L’alleanza con i panettieri del Consorzio Produttori Pane ed Langa ha portato alla produzione di un pane dai sapori e dai profumi antichi, particolari e molto interessanti.

Questo consorzio è la dimostrazione pratica della filiera corta: dall’agricoltore, al mugnaio e fino al panettiere. Da dodici anni il Pane ed Langa fa parte delle nostre scelte e siamo sempre più fieri di aver ridato un posto d’onore a cinque varietà di grani locali e antichi, da agricoltura biologica - racconta Canavero . Il Pan ed Langa è prodotto con lievito naturale creato nel 2013 con le varietà Gambo di ferro, Rosso gentile, Verna, Frassineto e Autonomia”. Oltre alla focaccia genovese, preparata secondo un'antica ricetta, con una lievitazione prolungata ed esclusivamente con olio EVO, Canavero presenta un prodotto esclusivo, nato da un’avventura condivisa con un grande amico del settore della ristorazione, Guido Camia. Camia ha lavorato nella cucina del ristorante «Bovio» a La Morra e ora, abbandonato il grembiule, si dedica a corsi di sopravvivenza, vivendo come un uomo “primitivo”. In suo onore è stato creato il panettone primitivo, realizzato con farina di farro e di grano tenero, una piccola percentuale di segale per un sentore di tostato, una glassa al cacao cosparsa di semi di papavero e rare fragole di bosco.

Presidente del Consorzio Produttori Pane ed Langa è Enrico Giacosa dell’omonima panetteria, che anche quest’anno è presente sulla guida "Pane e Panettieri d’Italia 2025".

Il suo impegno nella ricerca di ingredienti eccellenti, spesso a chilometro zero, è una qualità che contraddistingue i suoi prodotti sani e una linea anche pensata per celiaci, quindi senza glutine.

Per il quinto anno consecutivo si aggiudica il premio massimo Roberto Marcarino di Roddino. Un lavoro che va oltre la passione e diventa una vera e propria missione di profondo nutrimento, possibile soltanto utilizzando ingredienti non solo scelti, ma anche accuditi. “Ho iniziato questo percorso nel 1996, con la mia pasta madre, curata e nutrita come una creatura vivente. Mangiare il mio pane significa fare un’esperienza di nutrimento a 360°, dove il senso di soddisfazione è totale e si percepisce anche a livello energetico”, spiega Marcarino. Tra i prodotti a lui più cari il pane integrale di grani antichi macinati a pietra con semi di lino: un equilibrio di fragranza e freschezza.

Gabriella Fazio

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