Procedono a Bra i lavori di restauro di Palazzo Garrone finanziati con il Pnrr. L’obiettivo dell’Amministrazione è destinare la sede a finalità museali e didattiche, compreso un ambizioso progetto: ospitare la cospicua collezione del grande scrittore Giovanni Arpino: circa diecimila volumi e una collezione d’arte, attualmente ospitata a casa del figlio Tommaso.
Quest’ultimo fa il punto della situazione: "Il materiale è sotto tutela della Sovrintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Per il momento siamo in fase di programmazione, rimane un progetto, ma la mia speranza è che l’inaugurazione del museo avvenga nel 2027, nel centenario della nascita di mio padre. L’idea è di intitolarlo a lui e alla moglie Caterina Brero, che ha conservato con perizia la collezione, che ora vorrei possa essere fruibile dalla collettività".
Nato a Pola nel 1927, Arpino si era trasferito a Bra in gioventù, rimanendo sempre legato alla città. Vincitore nel 1964 del premio Strega col romanzo "L'ombra delle colline", ha collaborato negli anni con "La Stampa" e "Il Giornale". Tra le sue opere ricordiamo "Il buio e il miele", "Azzurro tenebra", "Il contadino Genè".