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Politica | 03 luglio 2024, 07:14

L’Unione del Monviso cerca di rimettere insieme i cocci e prova a ripartire

La prima assemblea dei sindaci della valle Po lascia ben sperare. A giorni una prossima assemblea nel corso della quale verrà designato il successore del presidente decaduto Emidio Meirone. L’ipotesi più accreditata è quella del sindaco di Paesana, Emanuele Vaudano

Il sindaco di Paesana Emanuele Vaudano

Il sindaco di Paesana Emanuele Vaudano

“Nessuno ha sbattuto la porta. È stata una riunione costruttiva, considerato che è emersa, per quanto in termini da perfezionare, una manifestazione di disponibilità da parte di tutti a tentare di far ripartire l’Unione dei Comuni del Monviso”. Così Emanuele Vaudano, sindaco di Paesana, commenta l’esito dell’incontro di giovedì scorso 27 giugno che ha visto presenti pressoché tutti i sindaci della valle Po.

Lui e il vicepresidente dell’Unione del Monviso Nico Giusiano, sindaco di Pagno, li avevano convocati per sondare le loro intenzioni dopo il “caso Sanfront” che ha comportato l’automatica decadenza del sindaco Emidio Meirone, che dell’Unione del Monviso era il presidente. Mancava solo Fabrizio Re, sindaco di Crissolo, per precedenti impegni.

Si sono ritrovati a porte chiuse nella sede dell’ex Comunità montana, i sindaci di Brondello (Paolo Radosta), Envie (Roberto Mellano), Gambasca (Mauro Nari), Martiniana (Valderico Berardo), Oncino (Alfredo Fantone), Ostana (Giacomo Lombardo), Paesana (Emanuele Vaudano), Pagno (Nico Giusiano), Revello (Paolo Motta) e Rifreddo (Elia Giordanino).

Assente, oltre al sindaco di Crissolo, ovviamente il sindaco Sanfront Meirone essendo il Comune, come noto, stato commissariato dopo il voto dell’8 e 9 giugno.

Prima della tornata elettorale, che ha visto dieci paesi della valle andare al voto, erano sei i Comuni a far parte dell’Unione: Paesana, Sanfront, Ostana, Gambasca, Pagno e Brondello.

Tutti e sei sono stati interessati dal voto comunale.

Di Sanfront abbiamo già detto ampiamente. Paesana e Pagno hanno visti riconfermai i sindaci, rispettivamente Emanuele Vaudano e Nico Giusiano. A Ostana è ritornato Giacomo Lombardo succedendo a Silvia Rovere; a Gambasca è stato eletto Mauro Nari al posto di Cristiana Nasi e a Brondello Paolo Radosta è subentrato a Dora Perotto.

Alla luce di questi sommovimenti, ma in particolare all’essere venuta meno la presidenza di Meirone, si sta tentando di mettere insieme i cocci della traballante Unione.

Dal 2012, anno in cui la legge Maccanti ha abolito le Comunità montane in Piemonte, l’Unione del Monviso ha retto (in parte) finché era nelle mani di Mario Anselmo, già sindaco di Paesana e ora presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo.

Venuta meno questa figura, è iniziato lo sfilacciamento che ha avuto il suo epilogo con la recente uscita di scena di Meirone.

“La questione più rilevante, riscontrata nella riunione di giovedì scorso – osserva Vaudano – riguarda il personale, che nessuna amministrazione comunale vuole cedere all’Unione essendo tutte già in carenza di organico. Resta poi il tema di fondo, cui auspichiamo la nuova giunta regionale metta finalmente mano, del riordino della governance della montagna. Dopo 12 anni dall’abolizione delle Comunità montane, si deve prendere atto del sostanziale fallimento delle Unioni che non sono riuscite a dar corso alle finalità per cui erano state volute”.

Giusiano convocherà nei giorni a venire una riunione, questa volta non solo più informale, perché il presidente decaduto va comunque sostituito.

In quell’occasione si capirà chi e in quali termini è intenzionato a ritornare nell’Unione.     

Probabile che la presidenza passi nelle mani di Vaudano, visto che l’attuale vice, Giusiano, risulta essere indisponibile.

Un passaggio che ha una sua logica considerando che Paesana resta pur sempre, oltre che la sede istituzionale dell’ente, anche il capoluogo politico della valle.

Giampaolo Testa

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