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Attualità | 03 luglio 2024, 13:01

Concorso per infermieri congelato fino a novembre: la rabbia di chi lo ha passato

Il concorso, infatti, potrebbe venire annullato. La sentenza del Tar arriverà solo a novembre. Al Santa Croce di Cuneo, nel frattempo, si sta assumendo da un'altra graduatoria, ma a tempo determinato

Concorso per infermieri congelato fino a novembre: la rabbia di chi lo ha passato

La presunta irregolarità nelle procedure del concorso regionale per infermieri dello scorso febbraio, bandito da Azienda Zero, sta al momento tenendo "appesi" centinaia di infermieri in tutto il Piemonte.

Al concorso avevano partecipato circa due mila professionisti per 226 posti in tutte le aziende sanitarie della regione.

Il ricorso di due di loro, non ammessi, sta creando non pochi problemi non solo alle aziende, in particolare in questa fase di ferie estive, ma anche agli infermieri stessi che, passato il concorso, hanno lasciato un posto di lavoro per poi ritrovarsi a non averne un altro.

Nei giorni scorsi il Nursind, sindacato della categoria, aveva evidenziato come le varie aziende sanitarie stessero agendo in modo diverso l'una dall'altra, qualcuna assumendo, qualche altra proponendo contratti a tempo determinato, altre ancora non assumendo affatto i vincitori di concorso.

Tutto questo, in attesa dell'udienza prevista per il prossimo 19 novembre, quando il Tar si pronuncerà sul ricorso dei due candidati. La Regione, tramite Azienda Zero, ha risposto al Nursind evidenziando come il Tar non abbia concesso la sospensiva e restino quindi valide le graduatorie stilate a conclusione del concorso. In altre parole, le aziende sanitarie possono procedere "all’assunzione dei candidati vincitori del concorso. Ciò in considerazione della diffusa e nota carenza di personale infermieristico, al fine di evitare pericolose carenze di organico, specie in vista dell’imminente periodo estivo".

Ma che succede in casa dell'azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo? Lo spiega un'infermiera, che aveva espresso la sua candidatura proprio per il nosocomio del capoluogo.

"L’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, che inizialmente ha bloccato le assunzioni in attesa della pronuncia del Tar, ha mandato nel caos la vita di chi, come me, ha dato le dimissioni dal proprio posto di lavoro per poter iniziare la propria esperienza lavorativa nel pubblico. Ad oggi è un mese che sono a casa, senza la possibilità di chiedere il sussidio di disoccupazione poiché ho dato le dimissioni volontarie e frenata nella ricerca di un nuovo posto di lavoro perché c’è la possibilità che chiamano in qualsiasi momento".

In realtà il Santa Croce e Carle sta assumendo, ma non a tempo indeterminato. L'ospedale cuneese sta agendo, è evidente, per evitare i ricorsi degli eventuali assunti che, nel caso del pronunciamento del Tar a favore dei ricorrenti, vedrebbero annullato il concorso stesso e quindi l'assunzione. 

Inizialmente la soluzione adottata, per autotutela dell'ospedale stesso, era stata quella di proporre assunzioni con la clausola di annullamento del contratto in caso di decisione del Tar a favore delle due infermiere che hanno presentato ricorso.

Ma chi firmerebbe un contratto a tempo indeterminato con la possibilità che possa essere nullo? Nessuno.

Il Santa Croce ha quindi deciso di procedere con le assunzioni a tempo determinato di un precedente concorso: sono già venti gli infermieri, tutti anche nella graduatoria pendente, che hanno firmato, in attesa che la situazione si chiarisca. Altri quindici arriveranno con la mobilità interaziendale, senza però doversi licenziare. Una situazione di caos e di incertezza, è indubbio. Ma il Santa Croce e Carle ha deciso di attendere la sentenza del Tar, di assumere a tempo determinato e di evitare, così, di trovarsi, a novembre, a dover fronteggiare le cause degli infermieri che potrebbero avere un contratto nullo in mano.

Barbara Simonelli

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