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Farinél | 30 giugno 2024, 15:34

FARINÉL / Il Tour de France in Langhe e Roero, la giornata perfetta del nostro Matteo Sobrero

Con ancora negli occhi una Nazionale talmente brutta da essere vera, Alba, le Langhe e il Roero si apprestano a vivere una giornata storica con il passaggio del Tour de France e allora tutti a fare il tifo per il nostro Matteo Sobrero

FARINÉL / Il Tour de France in Langhe e Roero, la giornata perfetta del nostro Matteo Sobrero

Pippe azzurre. Andate a zappare”, ha titolato, questa mattina, il sempre sobrio e morigerato Libero con una sintesi impeccabile del pensiero italico nei confronti della peggiore Nazionale di sempre, letteralmente surclassata dalla Svizzera, che dopo aver messo, a lungo, sotto, la Germania, ora può davvero sognare di vincerlo questo europeo.

In archivio una nazionale che avrebbe già meritato di tornare a casa contro la Croazia, tenuta in vita solo da un miracolo di Zaccagni nell’ottavo minuto di recupero, è tempo di andare verso una grande estate di sport con decine di eventi che vedranno l’Italia protagonista, da Wimbledon fino alle Olimpiadi, con soddisfazioni, ne sono certo, decisamente superiori a quelle che, non, ci ha regalato il calcio.

Si parte domani, lunedì 1° luglio, con l’evento sportivo più importante che abbia mai vissuto il nostro territorio: il Tour de France, l’evento a cadenza annuale più seguito al mondo, 200 milioni di spettatori di media per ogni tappa, 150 paesi collegati, dietro solamente, negli ascolti, a Olimpiadi, Mondiali di Calcio e Mondiali di Rugby.

Il tour de France, domani, partirà da Piacenza per la tappa più lunga di questa edizione, oltremodo storica, con Grand Depart per la prima volta in Italia in 111 anni e arrivo per la prima volta lontano dai Campi Elisi parigini, impegnati da Paralimpiadi e Olimpiadi, a Nizza, nel segno di Garibaldi.

Un Tour de France che mai come quest’anno sarà un Giro di Francia, con la carovana chilometrica che percorrerà centinaia di km nel nostro paese per concludersi a pochi passi dai nostri confini.

Se non siete mai stati al Tour regalatevelo, perché è un’emozione unica, un evento di popolo che non ha pari, domani lo vedrete e scoprirete che non avete mai visto le Langhe e il Roero così belli. Anche Torino si risveglierà totalmente in giallo per uno spettacolo indimenticabile.

A impreziosire un contesto già storico ci sarà un ragazzo pronto ad alzarsi sui pedali per il passaggio tra la sua gente che lo accoglierà a braccia aperte. 27 anni appena compiuti, nato ad Alba, Matteo Sobrero da Montelupo è il grande orgoglio sportivo di questa terra.

 

Chi lo conosce sa che parlo di un ragazzo meraviglioso, che anche oggi che è un pro di primo piano in una delle squadre più forti del circuito, torna a casa ogni volta che può per “rilassarsi” salendo sul trattore e lavorando nell’azienda di famiglia.

Un ragazzo umile e simpatico, profondamente langhetto, che il 20 novembre nella puntata del lunedì sport in Radio Alba ai microfoni miei, di Silvano Bertaina e Dieghito confessò il suo sogno più grande: partecipare al Tour de France e pedalare sulle sue, le nostre, colline.

La stagione di un ciclista è fatta di pianificazione, ma anche di imprevisti e infortuni, tanto che l’ufficialità è arrivata solamente nelle scorse settimane: Matteo Sobrero sarebbe stato al via del Tour. Quando l’ho scoperto penso di essere stata una delle persone più felici al mondo, dopo di lui.

Lo merita, lo merita profondamente questo ragazzo educato di Montelupo che domani finirà sulle prime pagine dei giornali e sulle tv di tutto il mondo per la sua bella storia che è un po’ anche la nostra storia.

E allora tutti in strada per sostenere Matteo e per salutare la prima volta del Tour de France sulle nostre colline che ancora una volta faranno bella mostra per gli spettatori da ogni angolo del globo. Ah e pazienza per la nazionale di calcio, in questa estate che si concluderà con le Olimpiadi, speriamo, più vittoriose di sempre per l’Italia, non c’è tempo per un gruppo di ragazzotti viziati incapaci di fare tre passaggi di fila e di tirare verso la porta avversaria.

Marcello Pasquero

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