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Attualità | 28 giugno 2024, 13:00

Il centro storico di Cuneo si ribella al degrado e alla delinquenza: il 4 luglio una manifestazione in piazza Boves

Un'iniziativa che vede dalla stessa parte residenti, gestori di locali, commercianti e artigiani, oltre che i rappresentanti del Comitato Cuneo centro storico. Non solo di piazza Boves ma di tutta l'area attorno ai giardini Fresia. Si attende una partecipazione massiccia

Il centro storico di Cuneo si ribella al degrado e alla delinquenza: il 4 luglio una manifestazione in piazza Boves

Ci saranno tutti: residenti, commercianti, artigiani e Comitato del centro storico di Cuneo. L'appuntamento è per il prossimo 4 luglio, alle 19.30, in piazza Boves, al centro della piazza.

Ieri ci siamo stati, in piazza Boves. Erano in corso le pulizie del parcheggio, quotidiane. Odore di pipì, cicche, bottiglie, sporcizia, vetri spaccati. 

Ma non c'è rassegnazione. E lo dimostra l'iniziativa del 4 luglio, quando si svolgerà una riunione pacifica, civica, spontanea e apolitica, "per difendere i nostri diritti a garanzia di una città migliore per tutti".

Un'iniziativa che punta a raccogliere le firme da allegare un documento da presentare a Prefetto, Questore e sindaca di Cuneo, con la richiesta di agire per garantire sicurezza e legalità in una zona del capoluogo dove il problema non è più la "mala movida", ma il degrado e la delinquenza.

Promotore dell'iniziativa, a cui hanno aderito in tanti, è Silvio Falco, residente di via Alba con affaccio sulla via delle Poste Centrali. Il primo incontro con altri residenti della zona - non solo piazza Boves, ma anche via Bonelli, corso Giovanni XXIII e, in generale, l'area attorno ai giardini Fresia - è stato organizzato, quasi in sordina, circa un mese fa. "Eravamo in sessanta", commenta Falco.

Come a dire: il problema è sentito e condiviso da tanti. E tanti saranno, probabilmente, il prossimo giovedì. E' stata scelta piazza Boves come cuore del problema, ma la situazione è diffusa in tutta la zona del centro storico.

"Qualche sera fa sotto casa mia c'erano tre macchine della Municipale, tre della Polizia e due dei carabinieri. Viviamo in una situazione insostenibile, con delinquenti e spacciatori che si muovono liberamente e che, se si sentono osservati, ci minacciano. L'estate scorsa, ai giardini Fresia, la situazione era totalmente fuori controllo".

Spaccio, degrado, vandalismo, bivacchi molesti, aggressioni, alcol e droga consumati a tutte le ore. 

"La situazione di crescente insicurezza e degrado richiede una mobilitazione per difendere la convivenza pacifica di tutti i componenti della comunità, il rispetto delle regole, la vivibilità e la tranquillità dei luoghi dove viviamo, dove lavoriamo o che frequentiamo. Malgrado gli sforzi fatti fin qui la situazione non accenna a migliorare. Ora è il momento di riappropriarci degli spazi pubblici con una pressione della cittadinanza che ribadisca il diritto alla sicurezza e alla legalità, per promuovere la partecipazione critica alla vita pubblica e il confronto e la discussione con gli interlocutori istituzionali responsabili di garantire la sicurezza, il decoro, la convivenza civile, la tutela della qualità della vita e della salute, dell'ambiente e per consentire la fruibilità dei beni e degli spazi comuni", si legge nella lettera che è una vera e propria chiamata alla protesta pacifica. 

Sono stati coinvolti anche i residenti e commercianti di altre vie del centro, come Contrada Mondovì e via Chiusa Pesio, aree dove sono state danneggiate alcune auto.

"Ci sentiamo minacciati. Ormai non possiamo più fruire del nostro quartiere in modo sereno. Sotto casa abbiamo giovani stranieri che urlano, che si picchiano, che vanno in giro brandendo colli di bottiglia, che camminano in centro strada, totalmente alterati dachissà quali sostanze. Per la prima volta, credo, siamo tutti coesi: non ci sono più i residenti contro chi ha locali, perché non è una più una questione di schiamazzi notturni, ma di vera e propria sicurezza".

Barbara Simonelli

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