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Attualità | 28 giugno 2024, 07:21

"In 150 a combattere per i dieci cedri di piazza Europa: una tormenta tutta cuneese che comincia a stancare"

Il pensiero di una lettrice. Nel suo intervento, evidenzia alcuni problemi che dovrebbero venire trattati con urgenza dall'amministrazione di Cuneo e che meriterebbero, questi sì, battaglie concrete da parte della minoranza

I consiglieri di minoranza incatenati per difendere i cedri di piazza Europa

I consiglieri di minoranza incatenati per difendere i cedri di piazza Europa

Da settimane, a Cuneo, tiene banco la questione dei cedri di piazza Europa, dove sono ormai quotidiane le iniziative di protesta per evitarne l'abbattimento.

Abbattimento su cui la Giunta sta tirando dritto, anche perché l'intervento è condizione necessaria, stante il progetto, per procedere con la riqualificazione dell'area; esigenza, questa, sentita praticamente da tutti.

Targatocn non vuole in alcun modo prendere posizione rispetto alla questione, ma ci sembra doveroso dare spazio ad una lettrice che, in modo assolutamente civile, dissente da queste proteste, evidenziando come stiano convogliando energie che, secondo lei, dovrebbero venire investite in problemi che toccano davvero tutti. 

***

Buongiorno direttore,

anche io, come una brezza leggera, vorrei inserirmi nella tormenta tutta cuneese relativa ai cedri di Piazza Europa, che per la verità comincia a stancare.

Comincio con il raccontare che ieri sono entrata in un negozio dove ho trovato la titolare con la figliola seduta sulle sue ginocchia; in poche parole mi ha raccontato di essere costretta a tenerla per ore chiusa in una bottega perché non riesce a trovarle una sistemazione sicura che costi meno di quanto lei stessa possa disporre mensilmente.

Non fatico a crederle;  conosco il problema visto che ho dei nipoti che dissangueranno i genitori per tre mesi in attesa che le scuole riaprano. Cuneo non è fatta per i ragazzi!

Mia nipote ha una bimba di quasi due anni. Quando era ancora incinta ha fatto domanda agli asili comunali con esiti ancora oggi negativi. I nidi privati sono troppo cari e lei è costretta a sballottare la figlia tra nonni materni e nonni paterni, seppure anziani e non tanto in salute. Ovvio che un secondo figlio non nascerà mai. Cuneo non è fatta per accogliere nuovi bambini!

Io ho una mamma di 88 anni, da sempre residente a Cuneo. Visto il deterioramento del suo stato cognitivo l’ho dovuta ricoverare in una casa di riposo. Non certo a Cuneo, dove non c’è un solo posto libero per anziani non autosufficienti, ma a Busca; ovvio che i suoi fratelli ottantenni, come anche le sue amiche più che anziane, non potranno mai andarla a trovare perché non guidano più la macchina. Quotidianamente vedo gli occhi vuoti di mia mamma e la tristezza di chi le ha sempre voluto bene. Spero e prego di stare  bene a  lungo per non doverla abbandonare al suo destino, lontano da Cuneo, città che non le garantisce un luogo dove vivere gli ultimi anni anche pagando  3.000 euro al mese. Cuneo non è fatta per gli anziani!

Questi sono appena tre dei macro-problemi della nostra città, quelli che dovrebbero essere risolti con una certa urgenza dagli attuali amministratori e che meritano battaglie concrete da parte della minoranza.

Invece 150 persone, quasi tutte di una certa età, capeggiate da un ex primario dell’Ospedale Santa Croce che dovrebbe comprendere le vere battaglie sociali da fare, si esauriscono fino alla sfinimento per 10 cedri.

Non per incentivare le nascite che sono il nostro futuro prossimo, non per sistemare i ragazzini e aiutare le famiglie, non per chiedere la costruzione di nuove case di riposo per gli anziani che si stanno moltiplicando inesorabilmente, non per l’ordine pubblico (vedi le spaccate di piazza Boves), non per debellare lo spaccio in corso Giolitti, non per sostenere  le attività commerciali che chiudono le serrande per sempre… ma per l’abbattimento di 10 alberi già periziati a spese del Comune e che verranno sostituiti con la  piantumazione di 38 nuovi alberi che garantiranno l’ossigeno per gli anni a venire!

Ben otto gruppi di opposizione danno battaglia in Consiglio Comunale, sprecano energie preziose per difendere 10 cedri ignorando i VERI problemi del futuro prossimo dei loro figli, dei loro nipoti e di loro stessi!

Mi è inevitabile citare un proverbio cinese che dice: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Lo stolto, spesso, è il furbo travestito da sempliciotto. Ha il suo interesse nel disconoscere l’esistenza oggettiva della luna e dirotta l’attenzione di un’intera folla sulle sfaccettature di un’unghia o su pellicine pressochè invisibili.

Ecco il perché è in crescita l’astensionismo!

Flaviana Desogus

al direttore

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