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Sanità | 27 giugno 2024, 16:00

L'appalto passa dall'Asl alla Regione e gli ausili non arrivano più: "Costretta a comprare i pannoloni per mia madre disabile"

La segnalazione e la protesta di una signora di Cuneo. La questione riguarderebbe molte altre persone. "Mai avuto problemi con il vecchio appalto. Ho chiamato il numero verde, mandato mail... nessuno risponde"

Immagine di repertorio

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La signora Barale vive in una frazione di Cuneo. Ha una madre anziana, disabile al 100 per 100, che ha diritto - come altre persone nella stessa sitazione - alla fornitura di ausili, nel suo caso dei pannoloni.

La figlia Roberta, ogni tre mesi, va in farmacia, effettua l'ordine e dopo pochi giorni riceve a casa una scorta di 14 pacchi, sufficienti, appunto, per il periodo.

Va, ma è meglio scrivere andava perché, come lei stessa ci evidenzia, dal mese di giugno le cose sono cambiate. Tradotto, è costretta ad acquistare personalmente i pannolini che, a conti fatti, si traducono in oltre 100 euro al mese.

Da qualche mese, infatti, è cambiata l'azienda che ha l'appalto per la fornitura e la competenza non è più in capo all'Asl Cn1: il nuovo appalto è regionale. Nessuno, però, sa dare una risposta su quali siano le nuove modalità di consegna né, soprattutto, quando sarà di nuovo attiva. Nel frattempo i costi sono in carico agli utenti e non tutti possono permettersi questa spesa.

"Alla farmacia a cui mi sono sempre rivolta non sanno niente; ho telefonato all'ufficio ausili dell'Asl e non sanno come aiutarmi, perché non è più loro competenza; ho telefonato al numero verde della Regione ma non rispondono, ho scritto delle mail e anche qui nessuna risposta. Hanno risposto solo dall'Ufficio relazioni con il Pubblico dell'Asl Cn1, dicendo che hanno provveduto a sollecitare la ditta ma che di più non possono fare. Nel frattempo devo pagare, io come tante altre persone. E non so né quando la situazione tornerà alla normalità né se sarò rimborsata per gli ausili a cui mia madre ha diritto ma che ho pagato", ci dice.

Proviamo quindi a dare voce alla sua legittima richiesta, proprio all'indomani dell'ufficializzazione della nuova giunta, rivolgendoci direttamente all'assessorato alla Sanità e a chi è stato chiamato a guidarlo per i prossimi cinque anni, il neo assessore Federico Riboldi.

Il problema sollevato dalla signora Barale, infatti, non riguarda solo lei, ma decine e decine di persone anziane e fragili in tutto il Piemonte. 

Barbara Simonelli

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