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Eventi | 27 giugno 2024, 14:48

A Ostana la 16esima edizione dell'omonimo premio parla otto lingue diverse

Appuntamento per le premiazioni da venerdì 28 a domenica 30 giugno

A Ostana la 16esima edizione dell'omonimo premio parla otto lingue diverse

Il “Premio Ostana: scritture in lingua madre” è un appuntamento con le lingue madri del mondo che ogni anno riunisce a Ostana, borgo occitano ai piedi del Monviso, autori di lingua madre da tutto il mondo per un festival della biodiversità linguistica. Il Premio torna per il 2024 da venerdì 28 a domenica 30 giugno, come sempre nel centro polifunzionale della borgata Miribrart.

“Lo fuec es encà ros dessot la brasa” è il motto che quest’anno accompagnerà il Premio, ed è tratto da “Lo Fuec Es Encà Ros”, un canto scritto negli anni ’70 da Dario Anghilante e Sergio Sodano che ha favorito il risveglio di coscienza e l’amore per la lingua d’oc. Il brano è stato ri-arrangiato dal Collettivo Artistico Premio Ostana, un gruppo di lavoro che da anni anima e segue il Premio Ostana per la sua parte performativa e, in occasione della XVI edizione, sarà la prima canzone-inno ufficiale nella storia del Premio.

 “Il fuoco è ancora rosso sotto la brace” perché le lingue madri sono esseri viventi, non solo perché vivono ma perché non vogliono morire, lottano per sopravvivere di generazione in generazione. Le lingue madri regalano visioni del mondo uniche e irripetibili, elaborando pensieri autentici e originali che si distinguono con forza quando lasciano emergere la propria creatività ed entrano anche in dialogo con realtà culturali e linguistiche cosiddette “maggioritarie”.

“Il fuoco è ancora rosso sotto la brace” perché le lingue madri lavorano nell’ombra, invisibili nella loro operatività quotidiana, ma determinanti in ogni contesto sociale, essenziali in ogni esperienza umana, significative all’interno di ogni relazione personale e culturale. L’UNESCO ha riconosciuto la ricchezza da loro rappresentata proclamando il “Decennio Internazionale per le lingue indigene 2022-2032”: il Premio Ostana si è posto da subito nel solco dell’iniziativa e il suo valore è stato riconosciuto anche da importanti reti internazionali che si occupano della diversità linguistica e dal capo dello Stato Mattarella che nel 2018 ha conferito al Premio la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica.

Nella sua storia il Premio ha dato voce finora a 88 autori di 47 lingue da tutti e 5 i continenti, consolidando una vera e propria rete internazionale di autori, appassionati e sostenitori della diversità linguistica che fanno di Ostana un appuntamento di riferimento in tutto il mondo. Per questa ragione, in occasione della XVI edizione, il Premio inaugura il sito multilingue, nel quale si potranno trovare i contenuti informativi anche in lingua inglese.

Il Premio Ostana è un premio letterario, di traduzione, di composizione musicale e di cinema dedicato alle lingue madri, senza distinzione di numero dei parlanti o ampiezza del territorio. Per il 2024 i premiati saranno: Koumarami Karama (lingua dioula, Burkina Faso) - Premio speciale; Firat Cewerî (lingua curda, Turchia) - Premio internazionale; Stefen Dell’Antonio Monech (lingua ladina, Trentino-Alto Adige) - Premio minoranze linguistiche storiche in Italia; Daniel Petrilă (lingua romanì, Romania) - Premio giovani; Jayde Will (lingua letgalla, Lettonia) - Premio traduzione; Michèle Stenta (lingua occitana, Francia) - Premio lingua occitana; Arnold De Boer “Zea” (lingua frisona, Paesi Bassi) - Premio composizione musicale; Roger Williams (lingua gallese, Regno Unito) - Premio cinema. Otto categorie per otto artisti che, accompagnati da un tutor, trascorreranno a Ostana le giornate del 28-29-30 giugno in compagnia del pubblico in un clima di scambio e di convivéncia.

Commenta Ines Cavalcanti, Direttrice Artistica del Premio Ostana: “Anche quest’anno il Premio Ostana è riuscito nel suo intento di portare al festival otto artisti, premiati nelle diverse categorie, che rappresentano, oltre a sè stessi, la summa delle azioni creative possibili per promuovere una di quelle lingue che l’Unesco considera, a gradi diversi, “in pericolo di estinzione”. Il fuoco è ancora rosso sotto la brace, e può tornare a ravvivarsi anche grazie al “soffio” di tutti coloro che parteciperanno alle giornate in condivisione con gli artisti”.

comunicato stampa

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