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Economia | 27 giugno 2024, 07:00

Cocktail Shaker: cosa sono, come si usano e quante tipologie esistono

Affascinanti, spesso eleganti e particolari nel loro utilizzo, i cocktail shaker hanno affascinato per decenni bambini e ragazzi da tutto il mondo, avvicinandoli inesorabilmente al mondo del bartending e della mixology.

Cocktail Shaker: cosa sono, come si usano e quante tipologie esistono

Affascinanti, spesso eleganti e particolari nel loro utilizzo, i cocktail shaker hanno affascinato per decenni bambini e ragazzi da tutto il mondo, avvicinandoli inesorabilmente al mondo del bartending e della mixology.

Nonostante questa professione si sia sdoganata ovunque e ad altissimi livelli, sono ancora in tanti a non conoscere a fondo questi particolari strumenti e il perché della loro importanza, specialmente in un’epoca in cui le nuove tecnologie hanno preso il sopravvento su diversi mestieri.

Cos’è uno shaker e come si usa

Lo sbattighiaccio, come viene volgarmente denominato in lingua italiana, è un attrezzo che serve a miscelare gli ingredienti necessari alla preparazione di un cocktail. Il nome deriva dal fatto che la pratica di miscelazione avviene attraverso lo scuotimento di questo oggetto, che porta alla miscelazione, appunto, ed al raffreddamento del cocktail stesso.

Nonostante questa comune finalità, le differenze tra le varie tipologie di questi prodotti sono moltissime, come si può facilmente notare ad esempio con i migliori shaker nel catalogo di Ebarman, che le mettono in evidenza con immagini, descrizioni e dettagli.

Tipologie di Shaker e caratteristiche

Le tipologie di questo strumento vanno suddivise in tre categorie: i Boston Shaker, i Cobbler Shaker e gli Shaker Francesi. La scelta dello shaker dipende ovviamente dalle caratteristiche che presenta, ed è quindi utile approfondire la conoscenza di ogni tipologia.

Boston shaker

I Boston Shaker (o americani) sono strumenti composti da due parti, un bicchiere in acciaio inox o in vetro e un bicchiere di metalli (chiamato anche tin). Questa categoria di shaker è particolarmente apprezzata per la velocità con la quale possono essere miscelati una grande varietà di cocktail.

Si tratta di uno strumento molto versatile e che grazie alla sua capacità di ossigenazione si rende ideale per i cocktail fruttati. Il suo volume è inoltre perfetto per poter realizzare dei cocktail doppi, e infine, nelle versioni in vetro, è possibile seguire il processo di miscela con lo sguardo durante il mixing.

Cobbler Shaker

I Cobbler Shaker, o anche definiti “continentali”, sono invece composti da tre parti: un corpo principale, un coperchio con colino integrato e il tappo. Questo tipo di shaker è particolarmente indicato, secondo gli esperti, per i principianti, visto che delle tre tipologie è quella più semplice da utilizzare.

Questa caratteristica è data proprio dalla presenza del colino integrato, che aiuta moltissimo le operazioni di filtraggio. La sua struttura è inoltre compatta ed evita il più possibile le perdite, ed essendo molto versatile può essere utilizzato per un gran numero di cocktail.

Shaker francesi

Gli Shaker Francesi rappresentano probabilmente la tipologia più elegante, e si compongono in due parti, entrambe in metallo. In termini di struttura sono molto simili ai Boston Shaker, ma rispetto alla variante americana si presentano dalla forma più raffinata e con una capienza inferiore.

Questa tipologia di shaker è particolarmente apprezzata non solo per la sua bellezza e il design particolarmente fine, ma anche perché si sposa benissimo con tante tecniche di shakerata, e per questo motivo, grazie ad esso, è possibile realizzare un ampio ventaglio di cocktail.

Richy Garino

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