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Attualità | 27 giugno 2024, 09:45

Il Co.M.I.S. scrive alla nuova giunta regionale: "Inappropriato il rincaro sul trasporto ferroviario e dei bus extraurbani"

Coinvolgerà, a partire dal 1° luglio, biglietti e abbonamenti, con adeguamenti del 3,6% che arrivano dopo quelli (superiori al 5%) degli ultimi due anni

Il Co.M.I.S. scrive alla nuova giunta regionale: "Inappropriato il rincaro sul trasporto ferroviario e dei bus extraurbani"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il Co.M.I.S. - Coordinamento Mobilità Integrativa e Sostenibile - ha inviato alla nuova giunta regionale e al presidente della Regione Alberto Cirio.

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Nei giorni scorsi l’Agenzia della Mobilità Piemontese con la Delibera nr. 5 del 2024 ha approvato l’aumento delle tariffe per i biglietti e gli abbonamenti del trasporto ferroviario regionale e di quello dei bus extraurbani. A partire dal primo luglio prossimo perciò l’adeguamento sarà in media del 3,6% dopo quelli registrati negli ultimi due anni, pari al 5,45% nel 2022 e del 5,88% nel 2023, sulla base di una legge regionale del novembre 2013.

Riteniamo tale provvedimento al momento inappropriato viste le difficoltà economiche delle famiglie alle prese quotidianamente con rincari ed aumenti delle spese ma anche per il fatto che negli ultimi anni si è registrato un peggioramento generale della qualità dei servizi, fattore che ha suscitato un generale senso di indignazione da parte degli utenti e solo parzialmente bilanciato dall’introduzione di alcuni convogli ferroviari nuovi e da limitate riattivazioni di linee sospese.

Ricordiamo infatti che in Piemonte persistono ancora pesanti tagli effettuati nel periodo Covid, anche su servizi molto utilizzati, frequenti ritardi, cancellazioni, limitazioni di percorso e talvolta convogli inadeguati al numero di passeggeri, a volte con bagni inutilizzabili e carrozze non adeguatamente pulite.

A una nostra precedente richiesta di sospensiva del provvedimento ci venne risposto che non sarebbe fattibile in quanto vincolato a livello normativo.

Con stupore però apprendiamo che la vicina Regione Liguria, con deliberazione n.1195 del 1 dicembre 2023, ha deciso la “non applicazione dell’aumento previsto dal Contratto per gli abbonamenti mensili e annuali (Tariffa 40/9 A e 40/9 B) al fine di salvaguardare le esigenze dei pendolari”, prevedendo al contempo delle misure di controbilancio per garantire l’equilibrio del contratto. Analogo provvedimento fu adottato dalla Regione Calabria nel 2022. Ciò dimostra che la politica può agire in tal senso per una misura che riteniamo giusta ed evidentemente fattibile.

Ricordiamo inoltre che è pendente presso il TAR il ricorso presentato da Federconsumatori Piemonte, insime ad altre sigle, nei confronti del contratto per il Servizio Ferroviario Regionale, stipulato dalla Regione Piemonte con Trenitalia S.p.A.. Tra i punti contestati vi è proprio l’aumento automatico delle tariffe senza che queste siano legate alla qualità dell’offerta, l’inadeguatezza delle penali in caso di mancato raggiungimento degli standard di servizio ed altre clausole che non rispetterebbero i canoni previsti dalle delibere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti.

Lanciamo perciò un appello alla Regione Piemonte, in particolare al Presidente Alberto Cirio e all’Assessore ai trasporti Marco Gabusi, di recente riconfermati, per un intervento volto a mitigare questa situazione, percepita dall’utenza come spiacevole ed irragionevole, chiedendo un provvedimento urgente di sospensione degli aumenti approvati o per lo meno che questi vengano alleviati con l’introduzione di agevolazioni fiscali consistenti per gli abbonati, quali detrazioni e/o sconti.

Come sempre siamo a disposizione per offrire il nostro contributo con argomenti concreti che derivano dall’esperienza quotidiana dell’utilizzo dei mezzi pubblici.

redazione

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