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Attualità | 27 giugno 2024, 13:28

Invasi e rete idrica: dal Governo 63 milioni al Piemonte, 15 quelli destinati alla Granda

Bergesio (Lega): “Piano di contrasto alla siccità fortemente voluto dalla Lega primo fondamentale tassello della realizzazione di un sistema idrico finalmente efficiente, dopo decenni di incuria"

Il senatore Giorgio Maria Bergesio

Il senatore Giorgio Maria Bergesio

Ammontano a circa 63 milioni di euro i fondi destinati dal Governo al Piemonte nell’ambito del piano per il contrasto alla siccità. Si tratta del primo stralcio del Piano idrico presentato dal Ministro delle Infrastrutture Salvini alla Cabina di regia per l’idrico. 

Il provvedimento è finalizzato a tutelare la risorsa attraverso interventi strutturali innovativi che superino per sempre l'atavica questione dell'approvvigionamento dell'acqua e rendere più efficienti le infrastrutture. Entro la settimana è attesa la firma del presidente del Consiglio, affinché le risorse, i primi 950 milioni del Mit, arrivino ai territori prima della fine dell’estate. 

Il Piano ha una prospettiva concreta, con richiesta di fondi per un totale di oltre 12 miliardi. La proposta relativa alla pianificazione degli investimenti risulta infatti composta da 418 interventi ammessi per un importo richiesto totale di euro 12.004.184.074,95, che potranno essere programmati nei prossimi anni, man mano che diventeranno disponibili risorse statali, europee e delle leggi di bilancio.

In particolare, si tratta di 66 interventi relativi ad invasi per euro 3.256.341.908,83; 93 interventi relativi a derivazioni per euro 1.665.657.131,14; 137 interventi relativi ad adduzioni per euro 3.540.710.114,77; 122 interventi relativi ad acquedotti per euro 3.541.474.920,21. 

“Il piano di contrasto alla siccità è stato fortemente voluto dalla Lega, a cui si deve la proposta del primo stralcio, approvato. Tra le riforme introdotte dal PNRR, anche per il settore idrico viene inoltre previstala la semplificazione della normativa ed il rafforzamento della governance, al fine di poter essere maggiormente efficaci negli investimenti attraverso un Piano nazionale per gli interventi nel settore idrico (PNIISSI)”, spiega il senatore Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della Commissione Attività produttive di Palazzo Madama

“Si tratta di un intervento storico, atteso da tutto il Paese e, in particolare, dal Piemonte, una delle regioni maggiormente colpite dalla siccità, di cui fanno le spese cittadini e aziende, ma anche una delle maggiori beneficiarie del finanziamento”, prosegue il senatore cuneese, che sottolinea: “Finalmente si ragiona sul lungo periodo, e non solo, come sempre accaduto, per mettere una toppa”. 

L’obiettivo del piano per il contrasto alla siccità è mettere in sicurezza il sistema idrico, fatto che comporterà anche meno sprechi del patrimonio idrico. Complessivamente al Piemonte sono destinati da subito fondi per 62.912.000 euro, così suddivisi: 

- 14.900.000 euro per l’Ente di Governo d'Ambito n. 4 Cuneese per i Servizi Idrici, CO.GE.S.I. scrl per lavori di sostituzione condotte di distribuzione, a servizio della rete intercomunale e relativa distrettualizzazione nei Comuni di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Vignolo, Cervasca, Bernezzo, Caraglio, Dronero, Centallo, Tarantasca, Boves, Castelletto Stura, Busca, Villar San Costanzo, Costigliole Saluzzo, Roccasparvera e Gaiola, realizzazione impianto di filtrazione in località Andonno ed efficientamento serbatoio in località Crocetta; 

- 40.950.000 euro per Regione Piemonte - Associazione Irrigazione Est Sesia – Canale Regina Elena e Diramatore Alto Novarese – per manutenzione straordinaria delle gallerie e di vari tratti di canale per il miglioramento della tenuta idraulica, del trasporto della risorsa idrica e del risparmio idrico, nei Comuni di Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese e Cameri; 

- 7.062.000 euro per Regione Piemonte - Coutenza Canale Carlo Alberto, per il progetto di adeguamento e ammodernamento del canale Carlo Alberto per efficientamento e messa in sicurezza. 

“Il cambiamento climatico è solo una delle cause della crisi idrica che si ripete in estate da vent'anni. Ma la concausa è che in Italia il sistema di approvvigionamento idrico primario, cioè invasi e falde, è totalmente deficitario, per mancanza di manutenzioni negli ultimi 40 anni. Ringrazio il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che fa compiere un passo in avanti importante all’Italia con il Piano per il contrasto alla siccità, da sempre uno dei punti principali del programma della Lega, primo, fondamentale tassello della realizzazione di un sistema idrico finalmente efficiente, dopo decenni di incuria. Fondamentale è la programmazione che permetterà la realizzazione di molti interventi nei prossimi anni che fanno ormai parte del piano nazionale degli investimenti nel settore idrico", conclude il senatore Bergesio.

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