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Attualità | 27 giugno 2024, 16:40

Da Torino a Cuneo per vivere la transumanza dalla Valle Stura a Mollieres in Francia [VIDEO]

E' la storia di Piergiacomo Graglia che ha colto l'essenza della salita agli alpeggi: “Queste valli vanno valorizzate e amate”

Da Torino a Cuneo per vivere la transumanza dalla Valle Stura a Mollieres in Francia [VIDEO]

Piergiacomo Graglia da Torino segue tutte le manifestazioni di quota, apprezza e ama le valli Cuneesi. “Queste valli vanno valorizzate e amate – dice lanciando un appello – e uno dei modi più sostenibili per farlo è di certo raccontare eventi come la transumanza a cui ho assistito oggi da turista, rimanendo affascinato dalla semplicità di alcune tradizioni. Sono momenti di connessione con la natura, con gli animali e si vive uno spirito di comunità e condivisione rari”.

La salita agli alpeggi segna simbolicamente l'inizio dell'estate, un momento di festa. E' quella che stanno vivendo Andrea Colombero e sua moglie Barbara. Insieme ad amici e parenti sono partiti da Moiola, in valle Stura, dove gestiscono la loro azienda agricola e hanno raggiunto il Colle della Lombarda seguiti da amanti della montagna e delle sue tradizioni come Piergiacomo Graglia, che è partito appositamente da Torino per viverla con loro.
La loro transumanza supera i confini geografici, attraversata la valle Stura si sconfina in Francia a Isola 2000 e poi si risalgono vecchie mulattiere alla volta del campo base di Mollières, sul confine italiano con la valle Gesso.

All'andatura ritmata dagli zoccoli degli animali si alterna, rimbalzando nel silenzio dei versanti delle montagne, il ciondolìo dei campanacci celebrativi. Sì, perchè anche questo fa parte del rito e della simbologia della transumanza vecchio stile.

GUARDA QUI IL VIDEO:

LA CURIOSITA'

La destinazione ultima che verrà raggiunta domani saranno i pascoli di Mollières, una località oggi francese. Prima di venir ceduta dall’Italia alla Francia con il Trattato di Parigi del 1947, apparteneva al Comune di Valdieri. Piegiacomo ci ricorda: “Era l'ultima frazione del Comune di Valdieri, dove arrivavano una maestra, un carabiniere (perchè c'è una stazione realizzata dallo Stato italiano e dalla Provincia di Cuneo) e il cappellano. Uno degli ultimi a salire è stato il Nunzio Apostolico monsignor Domenico Enrici, cervaschese, che si era speso per l'installazione di un sistema che generasse elettricità e per la realizzazione di una piccola segheria per la lavorazione del legno, in particolare degli abeti che venivano abbattuti e che servivano da copertura delle abitazioni.

Le famiglie dominanti allora in frazione erano Giuge, Richier e Graglia. Ed era il punto di riferimento per le guardie reali del parco reale, oggi Aree Protette Alpi Marittime.
Gli italiani nizzardi –
conclude Graglia - oggi si augurano che diventi il primo parco europeo Marittime-Mercantour”.

 

Sara Aschero

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