/ Attualità

Attualità | 26 giugno 2024, 09:40

Cuneo, non c’è pace in piazza Europa: "O riqualificazione o difesa degli alberi"

È durata oltre due ore, in Consiglio, la discussione sull’ordine del giorno presentato dalle forze di minoranza. La richiesta di un’analisi tecnica super partes sui cedri dell’Atlante (e su tutto il verde pubblico) è stata rifiutata dal consesso

Cuneo, non c’è pace in piazza Europa: "O riqualificazione o difesa degli alberi"

Dopo le ultime manifestazioni contro l’abbattimento dei cedri di piazza Europa a Cuneo – tra cui quella del 21 giugno, che ha raccolto più di cento persone – si attendeva il Consiglio comunale del mese corrente per un nuovo scontro istituzionale tra il blocco delle forze d’opposizione e quello costituito dalla maggioranza a sostegno della sindaca Patrizia Manassero.

Per l’occasione, tra il pubblico, un gruppo dei manifestanti già visti in piazza (piccolo ma “rumoroso”).

Bongiovanni: “Basta demagogia per difendere l’abbattimento”

A scatenare il dibattito, un ordine del giorno presentato da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) ma sottoscritto da tutte le forze di minoranza: “Denotiamo la disarmante superficialità con cui l’amministrazione tratta la questione della presunta minaccia all’incolumità pubblica identificata dai cedri di piazza Europa: è ormai chiaro a chiunque si sia informato sui fatti che l’amministrazione veda negli alberi un ostacolo da rimuovere con ogni mezzo possibile e l’abbattimento è filo conduttore di tutti i diversi interventi immaginati, negli anni, su quell’area”.

Bongiovanni non ha risparmiato l’agronomo Ettore Zauli – coinvolto dal Comune come consulente per la redazione del progetto di riqualificazione della piazza stessa – e la sua relazione nella commissione del 16 maggio scorso: “Considerazioni personali le sue, puramente probabilistiche e che necessitano di verifiche tecniche e strumentali, che richiediamo con l’ordine del giorno. Non possiamo affidarci a rassicurazioni verbali, non più; serve affidare l’incarico a un professionista che realizzi una valutazione fitostatica delle piante e che fughi dubbi e allarmi creati dalla maggioranza. L’abbattimento non può che essere l’ultima spiaggia, una scelta da prendere solo se non sussistono altre vie possibili”.

Gli alberi già abbattuti in città non erano sani e non sono un esempio attendibile per difendere il vostro proposito: state facendo demagogia per giustificare l’abbattimento di piante sane, quando il Consiglio di Stato vi obbliga a periziarli prima di buttarli giù. Il ricambio del verde, inevitabile in città, va fatto con una certa oculatezza e con sensibilità ambientale” ha concluso Bongiovanni.

L’ordine del giorno è stato respinto con 20 voti contrari su 30.

Un milione e mezzo per analizzare tutte le piante urbane

Il dibattito riservato ai consiglieri sull’argomento è durato quasi due ore intere.

Tra le forze di minoranza il primo a prendere la parola è stato Paolo Armellini (Indipendenti): “Per l’amministrazione l’abbattimento di alberi è diventato quasi un mantra inquietante – ha detto - . Ma non si capisce, forse perché non si è ancora pronti e preparati, che la difesa dei cedri vada oltre gli stessi e segni un cambio di sensibilità particolare per l’intera gestione della città. Gli alberi sono esseri viventi, non pali della luce o panchine: ripensare le aree urbane è necessario e la piazza si può riqualificare partendo dalla base ideale del conservare i cedri”.

Ugo Sturlese (Beni Comuni) ha riportato la discussione su un piano economico-matematico ricordando come “l’abbattimento degli alberi, che hanno valore ornamentale ed ecosistemico, provochi costi indotti che si moltiplicano di anno in anno e pesano sul bilancio comunale”: secondo il decano del Consiglio, l’abbattimento produrrà un costo - iniziale – di 368.000 euro annui.
 
Mavy Civallero (SiAmo Cuneo) ha rimbrottato la maggioranza: “Voi parlate di bene comune ma poi, nei fatti, non fate nulla per difenderlo. La nostra richiesta di analisi tecniche su tutti gli alberi della città è una provocazione ma nemmeno troppo: possiamo vivere benissimo senza i soldi della Tettoia Vinaj e quindi credo si possa anche vivere benissimo pagando queste verifiche”.

Stasera è uscita, finalmente, fuori la verità – ha aggiunto Beppe Lauria - gli alberi sono solo incompatibili con il fatto che avete immaginato una piazza diversa da quella attuale, non malati o pericolosi. E, quindi, qualsiasi cosa succederà a quegli alberi voi ne sarete responsabili. A me la piazza piace tantissimo così com’è e non è nata come ‘non luogo’; l’avete fatta diventare, con il vostro ‘non gusto’”.

La perizia di Zauli contraddice esattamente quel che lui stesso ha detto un anno fa – ha rincarato la dose Franco Civallero (FI), che è tornato a sottolineare l’intenzione di tagliare gli alberi come vendetta per la mancata costruzione del parcheggio sotterraneo - . Gli è stata imposta o ha cambiato idea anche se non sono cambiati i cedri?

Tra noi e voi, punti di vista inconciliabili – ha chiarito Giancarlo Boselli (Indipendenti) - . La tematica ambientale non sembra riguardarvi, volete buttare giù gli alberi per ‘creare dei manufatti’. Lo dico da tempo che serve una perizia super partes che sia indiscutibile da entrambe le parti, non come quella di Zauli”.

Le maggioranze e la riqualificazione (necessaria) della piazza

Diversi anche gli interventi dai banchi della maggioranza.

In città, fuori dal Parco Fluviale, sono censite 15mila piante che voi chiedete di periziare tutte per una cifra di 1.500mila euro (+IVA): una somma in denaro assurda, folle, insostenibile – ha commentato Sara Manassero (PD) - . Spero sia una boutade, da parte vostra, ma se lo è stiamo parlando di fuffa vera. Il nostro interesse è valorizzare lo spazio in cui viviamo e restituire alla città uno spazio di benessere riqualificato: i cedri sono belli ma non sono parte di questa visione”.

"Certo abbattere gli alberi è un peccato e porta sempre polemiche – ha aggiunto Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale e Democratica) - . Opporsi a un abbattimento è nell’ordine delle cose ma si è sempre andati avanti. Ma voi no; è inutile parlare del progetto di riqualificazione perché per voi quella è la piazza più bella del mondo: per me no, è uno spazio cimiteriale e vecchio, non vissuto. E voi volete rimanga un non luogo, un’area di passaggio e non di vita. Peccato più grave del tagliare i cedri sarebbe non riqualificare quell’area perché il progetto porterà nuove piantumazioni e una vera e propria rivoluzione del verde nell’area. È incompatibile, però, con la presenza dei cedri: ogni lavoro porterebbe i cedri stessi a uno stato di pericolo e, alla lunga, a danni concreti e irrisolvibili”.

Non sono un agronomo o un architetto e per capire il progetto di riqualificazione di piazza Europa mi sono affidato e mi affido a chi è tecnicamente più esperto – ha sottolineato Elio Beccaria (Crescere Insieme) - . Vengo a Cuneo tutti i giorni per lavoro e mi piace parlare con la gente, e continuerò a farlo anche se d’accordo con questo progetto: sinceramente, credo davvero non sia possibile migliorare piazza Europa mantenendo i cedri. Il nostro Consiglio è un bel teatro e molti di noi vengono qui per recitare una parte, più o meno sentita; facciamolo, va bene, ma poi pensiamo al bene reale della città”.

Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo) si è schierato strenuamente a favore del progetto ricordando come sia da sempre presente nel programma complessivo delle forze di maggioranza (lo stesso votato con favore dalla maggior parte degli elettori): “Non abbattiamo gli alberi per poi buttarci del cemento sopra, ma piantumando trentotto nuove piante e riqualificando la piazza -  ha ricordato -  . Le stesse polemiche che vediamo, in questi mesi, su piazza Europa le abbiamo vissute per la pedonalizzazione di via Roma. Come allora, non realizziamo alcuno scempio ma abbiamo a cuore il bene della città”.

Manassero: “Sui cedri si interviene, riqualificazione è inevitabile”

"Le posizioni presentate stasera e negli ultimi momenti di confronto sul tema sono a blocchi molto forti e contrapposti, e non intravedo ora degli spazi di possibile avvicinamento: non abbiamo trovato pace nemmeno su quel che dice la scienza, figuriamoci sulla perizia dell’agronomo Zauli, che ringrazio e per cui mi dispiaccio del fatto che ne venga messa in discussione la professionalità sulla base di pareri personali” ha commentato la sindaca.

Rispetto le idee e il dissenso di tutti, fuori e dentro questo consesso, ma respingo chi disconosce l’importanza e l’attenzione data al patrimonio verde della città, l’idea che si abbattano gli alberi per cementificare e che l’abbattimento avvenga ‘per vendetta’. Ma di cosa, e contro chi? Siamo seri”.

Piazza Europa è elemento che determina qualità della vita e sicurezza di chi vive in quell’area – ha aggiunto la sindaca - ; spaccarsi la testa sulla perizia va oltre quello che stiamo raccontando, cioè l’intervento di riqualificazione. I miei nonni, tutti agricoltori, mi hanno lasciato un’attenzione alla terra concreta che la vede non come un totem ma come qualcosa di utile e prezioso per chi la vive. Sui cedri interveniamo non perché siano malati ma perché è necessario rigenerare quella parte della città”.

Simone Giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium