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Attualità | 25 giugno 2024, 09:33

Cuneo, in Parco Parri le manutenzioni languono. Demichelis: “Fiato sul collo alle ditte, per come possiamo”

L’assessore al Verde pubblico assicura che il Comune e l’architetto Magliano fanno tutto il possibile per sollecitare le manutenzioni richieste dai cittadini: “Ci stiamo informando, cautelativamente, su come si possa avviare iter legali”

Il Parco Parri di Cuneo - foto: Simone Giraudi

Il Parco Parri di Cuneo - foto: Simone Giraudi

In totale il progetto di Parco Parri a Cuneo – la nuova veste data, con inaugurazione nell’estate 2022, all’area dell’ex piazza d’Armi – è costato 2.490.779,65 euro (di poco inferiore all’importo a base d’asta). A darne contezza in Consiglio comunale l’assessore Gianfranco Demichelis, in risposta a un’interpellanza specifica presentata dal consigliere Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia).

Il consigliere di minoranza, pur plaudendo alla creazione del Parco, ha portato all’attenzione dell’amministrazione comunale alcune segnalazioni di residenti della zona incentrate sulla scarsa – al meglio, secondo quanto ha riportato, altrimenti assente – manutenzione del parco stesso. “Continuiamo a pagare l’evidente accelerazione finale nella realizzazione del progetto, che si voleva inaugurare in vista dell’inizio dell’ultima campagna elettorale cittadina – ha detto Bongiovanni - . Chiedo, quindi, se la manutenzione contrattualmente prevista sia già stata pagata e quali indicazioni siano state date, alle ditte coinvolte, per la sua realizzazione”.

Il Parco Parri è bello o no?

Il dibattito tra i consiglieri ha riguardato principalmente l’aspetto estetico – e di utilizzo concreto – del Parco Parri: realizzare il “polmone verde della città” a fronte dei costi dichiarati è stata una buona idea, oppure no?

Per Beppe Lauria non proprio: “Quel parco fa cagare – ha detto senza mezzi termini, ripreso dal presidente del Consiglio Marco Vernetti - . Potevamo gestirlo e pensarlo come la Montagnola, sarebbe stato più sensato. E invece i problemi idraulici sono emersi un mese dopo l’apertura, e ci si è spostato anche una porzione dello spaccio di droga. Una bella fantasia si è portata via una quantità di denaro esorbitante”.

Posizione completamente contraria, invece, per Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale e Democratica): “Ho abitato in quella zona e ne sono molto legata e serve un minimo di onestà intellettuale per parlare di quella che è la realtà della città – ha assicurato - : il Parco Parri è una meraviglia ed è molto vissuto, anche da persone da fuori provincia, a differenza di piazza d’Armi, che di fatto non esisteva come parte funzionale e integrante della città. Ma è un ‘parco bambino’, il verde deve ancora svilupparsi”.

A rispondere in parte alla capogruppo Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni): “Stando alla storia se fosse stato solo per questa maggioranza il parco Parri non sarebbe mai esistito; Borgna voleva farci un mercato con strutture fisse, inizialmente – ha detto - . Il problema è di gestione. Un parco di quest’ampiezza è un problema, specie con il personale a disposizione del Comune”.

Il Comune: “Valutiamo possibili azioni legali”

L’assessore Demichelis ha quindi preso la parola per la sua risposta. Chiarendo come la manutenzione – con proposta d’estensione da uno a quattro anni e rivolta a diverse parti del parco stesso – rientrasse nelle offerte migliorative proposte dall’Ati nel partecipare alla gara per la realizzazione dell’opera.

Le ditte avevano l’obiettivo di valorizzare l’area con le loro opere di manutenzione – ha continuato Demichelis - . Il Parco viene costantemente monitorato dall’architetto Francesco Magliano, direttore dei lavori di manutenzione, che conosce bene la storia dell’area ma non nascondiamo il fatto che si riscontrino e si siano riscontrate difficoltà. Non c’è modo di obbligare le ditte a operare con tempestività e per ora, abbiamo tentato un percorso bonario con qualche piccola fortuna: stiamo comunque valutando possibili azioni legali, qualora in futuro si verificassero mancanze incontestabili”.

Simone Giraudi

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