Quello per perfezionare la realizzazione di una sala del commiato cittadina a Cuneo è un iter che – nonostante quanto sembrasse alla fine del secondo mandato Borgna – sembra non voler vedere conclusione: nel Consiglio comunale del mese corrente, la cui prima serata si è tenuta ieri (lunedì 24 giugno) l’assessore Luca Serale ha informato i presenti dello sfumare dell’opzione messa in campo dal Comune.
A stimolare il dibattito la capogruppo di Cuneo Solidale e Democratica Stefania D’Ulisse: “Tutta la cittadinanza, di ogni confessione o senza confessione religiosa, deve avere la possibilità di piangere i propri morti specie perché lo prevede, anche, una legge regionale – ha detto in Consiglio - . So bene che da anni si dibatte sull’argomento: come l’amministrazione è intenzionata ad agire? È stato individuato un locale idoneo?”
Diversi gli interventi dei colleghi dai banchi della minoranza e della maggioranza ugualmente, come Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), Franco Civallero (FI), Beppe Lauria e Carlo Garavagno (PD), che hanno chiesto lo sblocco della situazione e rimarcato come l’impossibilità per alcuni cittadini di piangere i propri morti sia davvero un’urgenza da risolvere.
Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni) ha ricordato come l’ultimo aggiornamento dalla precedente amministrazione sembrasse guardare al raggiungimento di una possibile soluzione – poi, appunto, sfumata – e ha sottolineato come sia stata una battaglia portata avanti dall’intero Consiglio comunale: “La riprova che se maggioranza e minoranza collaborano gli obiettivi si raggiungono, ma pare impossibile poter mettere in piedi una collaborazione di questo tipo con questo Consiglio comunale. È onestamente difficile trovare un luogo perfetto per una sala del commiato ma, nell’attesa, è possibile identificare locali ‘temporanei’?”
Spedale: “Non demordiamo. La sala nel prossimo DUP”
“Nessuna contrapposizione politica su questi temi – ha detto Serale nella sua risposta - . Non ho dimenticato quanto già fatto nel corso degli ultimi anni e non demordo, il tema ce l’ho in testa da sette anni tanto che troverà posto anche nel prossimo DUP e che è già stata attivata una ricognizione dei fabbricati comunali potenzialmente utili allo scopo”.
“Vogliamo trovare un luogo che corrisponda alla perfezione sia alla nostra idea di progetto che alla normativa – ha concluso il vicesindaco - : non una sala polivalente o le sale mortuarie del cimitero o una chiesa sconsacrata, vogliamo dare concretamente alla città una sala del commiato”.