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Attualità | 24 giugno 2024, 07:11

Incontro del Rotary Club Savigliano per accogliere il nuovo socio Domenico Miraglio

Con la la partecipazione del Maggiore Luca Giacolla, Comandante la Compa­gnia Carabinieri di Saviglia­no, relatore su un tema molto attuale: “Atti persecutori – Co­dice Rosso”

I partecipanti all'incontro

I partecipanti all'incontro

Il Rotary Club Sa­vi­gliano, martedì 11 si è riunito con diversi ospiti ed amici, tra le rose del giardino di “Il Campanile” in frazione Veglia di Cherasco. Erano due le ragioni dell’incontro e gli eventi, entrambi importanti e coinvolgenti. L’ingresso nel club di Domenico Moraglio, nuovo socio e dirigente medico di Asl Cn1, e la partecipazione del Maggiore Luca Giacolla, Comandante la Compa­gnia Carabinieri di Saviglia­no, relatore su un tema molto attuale: “Atti persecutori – Co­dice Rosso”.

Numerosi erano i soci e molti accompagnati da consorti. Tra gli ospiti erano presenti: Davide Sannazzaro, sindaco di Caval­lermaggiore, Anna Giordano assessore politiche sociali, rappresentante del sindaco di Savigliano Portera, Rocco Martini comandante la Polizia municipale di Savigliano, Ester Donato, maresciallo dei Carabinieri di Scarna­figi. Dopo le presentazioni del prefetto Alessandro Sandra, il presidente R.C. Savigliano Lodovico Buscatti, ha ringraziato e salutato tutti gli intervenuti.

Accennando al ripristino dei due cartelloni di fianco a Eumed, monito a ludopatie ed a morti giovanili su strada ha notato quanto siano provvidenziali per esprimere preoccupazioni tornate attuali. Ha poi espresso compiacimento per il rafforzamento del Club nell’ultimo biennio grazie al numero di nuovi soci e per il perdurare di rapporti collaborativi, continuativi e tradizionali con l’Ar­ma dei Carabinieri che, nell’incontro odierno, potrà portare anche a riflessioni sulle interruzioni di coppie divenute frequenti.

Di questo riconoscimento pluriennale, ha aggiunto B. Sergio Buscatti, è testimone la targa, ricordo di R.C. Savigliano per i caduti dell’Arma in missioni all’estero, fissata ad un blocco di pietra sul fronte della caserma. Ha poi proceduto alla presentazione di Domenico Moraglio, nuovo socio di cui è padrino, con illustrazione del ricco curriculum. Sono seguiti molti applausi e la spillatura al bavero del nuovo socio, da parte del presidente Lodovico Buscatti, della ruota dentata, distintivo Rotary. Dopocena, il maggiore Gia­colla, ricordando la collaborazione prestata l’anno scorso con tre conferenze per il progetto di club “violenze di mani… violenza di mente” dedicato a scuole e adulti, lo ha definito in linea con l’argomento della serata.

Un proseguo, riguardante ancora atti persecutori ed indirizzato ad adulti. Relazionando su “Atti persecutori e Co­dice Rosso”, si evidenzia ancora come il più forte prevarichi sempre, ma nell’ultimo ventennio si sono verificati molti e grossi cambiamenti. Uomo capofamiglia, delitti d’onore, costumi, comportamenti, abbigliamenti, musica…altro. Leggi delle Nazioni Unite e convenzione di Lanzarote offrirono primi strumenti anti sfruttamenti e abusi sessuali. Quanto a sfruttamento, la donna prima non si ribellava, vi era abituata perchè a ciò preparata. Con meno istruzione e scarsi mezzi di sostentamento sino ad allora non era stata neanche troppo consapevole.

Ora il rapporto tra consapevolezza e ribellione ed equità pone comunque difficoltà e molti problemi. Impossibile prevedere comportamenti, in assenza d’indicatori di sofferenze e motivi che li giustifichino. Il recentissimo Codice Rosso, uscito a cavallo tra varie chiusure Covid, che hanno influito su tutti noi, propone misure e prevenzioni particolari. Una sorta di “autostrada a corsia privilegiata” per questo tipo di reati. Violenze domestiche, o somme indefinite di comportamenti, che se anche non si vuole denunciare, nel timore di trovarsi a casa in compagnia d’aggressore od altro, possono portare a misure cautelari di vario genere.

A proposito di senso di paura e vergogna a denunciare qualcuno di famiglia, alternandosi con il maresciallo Donato, ha portato esempi di taluni casi. Tra questi, una donna ultrasettantenne accompagnata in caserma dalla nipotina per denunciare violenze cinquantennali. Su questo aspetto è stata riconosciuto l’importanza di “Mai+Sole”. Non vi sono, da noi, emergenze e comportamenti particolari tenendo però presente che un certo grado d’emergenza è comunque presente in ogni dove.

L’invito è di rivolgersi a Polizia, Carabinieri e lanciare un segnale per continuare o cominciare un dialogo ed un percorso.

L’incontro si è chiuso con dibattito a varie voci, foto di Giovanni Monasterolo, consegna ai relatori dei gagliardetti di club, tocco di campana, e ricordo d’appuntamenti (24/06 a Racconigi, Museo della Seta e Arancera–02/07 Porta delle Langhe) per gli ultimi eventi di giugno e anno 2023-24, inizio A.R. 24-25.

cs

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