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Attualità | 20 giugno 2024, 17:30

IL RICORDO / A Bra l’addio a Dorina Dellatorre, "madre comprensiva per le generazioni di giovani cresciuti al Macabre"

Col marito Francesco e i figli gestì per oltre trent’anni la celebre discoteca, locale che lasciò un segno nella storia della scena musicale alternativa italiana

Dorina Dellatorre Busso, 86 anni

Dorina Dellatorre Busso, 86 anni

Per una volta è una definizione non banale, quella di un pezzo di storia che se ne va, guardando a quanto le generazioni di giovani che hanno vissuto la lunga stagione del "Le Macabre" si lasciano alle spalle con la scomparsa di Dorina Dellatorre, 86 anni, col marito Francesco Busso fondatrice e titolare di un locale che per decenni rappresentò molto più che una discoteca, quanto uno spazio capace di portare nell’altrimenti sonnacchiosa e omologata provincia Granda il meglio di quanto il panorama della musica alternativa nazionale e non solo potesse offrire in quegli anni. 

All’interno della sua caratteristica grotta si erano esibiti gruppi e artisti quali Nico dei Velvet Undrground, DiaframmaCccp, come era abituale assistere a concerti dal vivo di gruppi e artisti quali Subsonica (lì la loro prima uscita in pubblico), Marlene Kuntz, Africa Unite, Loschi Dezi e Mau Mau, Roy Paci, Vinicio Capossela, Afterhours, Massimo Volume, per dirne alcuni. 

Una storia iniziata nel 1972 (due anni fa a Bra se ne ricordarono i cinquant’anni con una festa che coinvolse diversi deejay del tempo) e durata sino alla sua definitiva chiusura, avvenuta tra il 2007 e il 2008, mentre l’edificio che ospitava quel "piccolo CBGB’s italiano", come venne venne definito con riferimento al celebre locale newyorkese, venne poi abbattuto nel 2013 per fare posto a un palazzo. 

"Per quelli della mia generazione, come di quella precedente e ancora di quella successiva Dorina è stata una figura sconfinante nel mito – ci dice Carlo Bogliotti, 50enne, oggi figura di vertice nell’organizzazione di Slow Food, che non senza nostalgia ricorda i fine settimana trascorsi tra la consolle e gli spazi della discoteca affacciata su piazza Carlo Alberto –. Ecco, trovarsi questa signora alla cassa, in un locale come Le Macabre, che davvero ha visto passare il meglio della musica italiana, anticipare le tendenze, diventare un posto unico in cui ascoltare musica diversa e farlo in una provincia come la nostra, dove imperava il mainstream, era un qualcosa di decisamente particolare. La prima cifra del Macabre era che, varcata quella soglia, ognuno si sentiva libero di esprimersi come voleva, e questo grazie al clima che Dorina vi aveva creato insieme al marito Francesco, mancato molto tempo fa, ancora negli anni Ottanta, e alla sua intera famiglia. Al Macabre non c’erano barriere, Dorina era la mamma di tutti noi ragazzi, una madre speciale, a suo modo materna e comprensiva. Con lei ci sentivamo liberi di sbagliare, ma sempre senza esagerare. Nel locale non c’erano buttafuori, non ce n’è mai stato bisogno. Ecco, a Dorina volevamo tutti un bene pazzesco, lei è stata la principale custode di questa storia bellissima, unica, che è stato il Macabre. E il fatto che non ci sia più, forse, priva questa storia del suo ultimo baluardo". 

Dorina Dellatorre lascia la figlia Wally, agente immobiliare in città, e Luca, noto regista e autore televisivo, con le nipoti Anna, Agata e Mia. Un’altra figlia, Sara, era mancata nel febbraio 2020. 

Familiari e amici le daranno l’ultimo saluto sabato 22 giugno, alle ore 10 presso il cimitero di Bra partendo dalla Casa Funeraria Braidese in via Piumati 1.

Ezio Massucco

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