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Eventi | 19 giugno 2024, 16:42

Saluzzo: la Grande Orchestra Occitana e il falò di Sant Juan per accogliere l’estate

Venerdì 21 giugno a Saluzzo sotto l’ala di ferro e domenica 23 giugno a Sant’Anna di Roccabruna con una camminata musicale fino al Roccerè. I due eventi danno avvio al Festival Occitamo

Saluzzo, Occit'amo 2023 la Grande Orchestra Occitana sotto l'ala di ferro di piazza Cavour

Saluzzo, Occit'amo 2023 la Grande Orchestra Occitana sotto l'ala di ferro di piazza Cavour

Al via Occit’Amo il Festival diretto da Sergio Berardo, identità, con il festival autunnale Uvernada, delle Terre del Monviso e le vallate occitane, attraverso un programma di concerti, danze, storie, esperienze e condivisione.

Dopo quasi dieci anni di vita, in questa edizione la rassegna vuole coniugare in musica i tempi del mondo d’oc.

Occit’amo prenderà dunque avvio dalla festa di San Giovanni, a partire da venerdì 21 giugno, dai giorni del solstizio, quando il sole regala preziose ore di luce. “Con la cristianizzazione, Sant Juan ne è diventata la festa: una tradizione antica porterà le persone a riunirsi intorno a un falò, per trascorrere una serata insieme tra musica e danze al tramonto - raccontano gli organizzatoriÈ locale la credenza secondo cui i falò di San Giovanni servissero per conservare i frutti della terra e assicurare buoni raccolti, oltre a proteggere il bestiame. La ricorrenza rappresentava un’importante occasione sociale perché stabiliva la scadenza dei contratti stagionali di lavoro, quindi un momento di rilievo nel calendario occitano.

"Accogliamo l’estate con un concerto unico nel suo genere - spiega il direttore artistico Sergio Berardo, leader dei Lou Dalfin - Sotto la grande ala di ferro di piazza Cavour a Saluzzo saranno presenti oltre 100 musicisti, sintesi delle esperienze didattiche fatte nelle valli delle Terre del Monviso ed espressione del nuovo interesse dei giovani verso la cultura occitana.

Probabilmente la più grande orchestra popolare che ci sia in italia, la Grande Orchestra Occitana è uno scambio intergenerazionale tra musici che vanno dai 5 ai 70 anni e che suoneranno una molteplicità di strumenti: ghironde, organetti, clarinetti, flauti, violini,basso, arpa, batteria, fifre, tamburi e cornamuse".

Quello del 21 giugno alle 21,30  è uno spettacolo dal vivo ideato appositamente per la festa di San Giovanni, senza repliche, che sarà inframmezzato da una coda di balli e canti. "Sarà un doppio modo di usufruire della musica ma sempre sotto la logica delle feste". 

E dopo la città, Occit’Amo prenderà la via dei sentieri, raggiungendo lo spartiacque tra Valle Varaita e Val Maira, per giungere per il sesto anno di fila alla croce del Roccerè. "Anche quest’anno è stata scelta la montagna sacra, luogo emblematico della cultura e della storia più antica delle nostre montagne, per festeggiare il solstizio". Con partenza da Sant’Anna diRoccabruna, nel primissimo pomeriggio di domenica 23 giugno, la formazione composta da cornamuse, bodega, tamburi, flauti e tanti altri strumenti salirà fino in cima al monte. 

Ecco i due momenti:

Venerdì 21 giugno - ore 21.30 in piazza Cavour, Ala di Ferro il Concerto del Solstizio con la Grande orchestra occitana: gli insegnanti dell’Associazione Culturale Lou Dalfin insieme con i musicisti dei corsi musicali tenuti dall’associazione, si esibiranno nel concerto di fine anno. 

Domenica 23 giugno con partenza alle 13.30 da Sant’Anna di Roccabruna (Valle Maira) levento Superbandia + Falò di Sant Juan. Si inizierà con la camminata musicale con Superbandia sino al Roccerè con discesa per le 18. Si tratta di un percorso facile, con dislivello 550 m.

A seguire a cura della Proloco di Roccabruna polenta, fuoco e ballo di San Giovanni. Si richiede la prenotazione entro il 19 giugno al 348 9035812.

Gruppo musicale composto da Sergio Berardo - Bodega, Riccardo Serra – Tamborn, Silvia Mattiauda - Bodega, Alessio Carletto - Bodega, Dino Tron - Bodega, Davide Bagnis - Boha, Luca Declementi - Boha. E molti altri.

La camminata musicale terminerà al Roccerè, importante punto archeologico dove antiche e misteriose coppelle scolpite nella roccia testimoniano i primi insediamenti umani reperibili in Valle Maira con discesa entro le 18. Polenta a cura della Proloco locale e falò serale con musica e danze.

 

Vb

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