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Politica | 18 giugno 2024, 18:21

Premierato, Bergesio: “Riforma seria, che dà più peso al voto dei cittadini”

Il senatore della Lega: "“Non c’è nessun allarme per la tenuta della democrazia, né alcun attacco alla figura del Presidente della Repubblica"

Premierato, Bergesio: “Riforma seria, che dà più peso al voto dei cittadini”

Primo “sì” del Senato, oggi pomeriggio, per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Il premierato è stato votato da 109 favorevoli, 77 contrari ed 1 astenuto. Il Ddl passa ora alla Camera. 

“Non c’è nessun allarme per la tenuta della democrazia, né alcun attacco alla figura del Presidente della Repubblica. Il premierato non solo non rappresenta un pericolo per il nostro Paese ma, anzi, è un’opportunità”. Lo afferma il Senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, che oggi ha preso parte alla seduta di Palazzo Madama. 

Ma che cos’è il premierato di cui tanto si parla in questi mesi? A grandi linee, è parte di una proposta di legge che intende modificare la Costituzione soprattutto per rafforzare i poteri del presidente del Consiglio e introdurre la sua elezione diretta, consentendo ai cittadini di esprimere direttamente la propria preferenza per il Capo del Governo, che rimarrebbe in carica per un quinquennio, mentre oggi sono i membri del Parlamento ad esprimere la loro preferenza per il Governo e il Presidente del Consiglio.

Altro punto fondamentale è il limite di due mandati per il premier, così da favorire il ricambio politico. Inoltre il Ddl Casellati abroga anche il potere del Presidente della Repubblica di nominare 5 Senatori a vita e abolisce la controfirma del Governo su una serie di atti del Presidente della Repubblica. Infine, per eleggere il Capo dello Stato, si prevede che dopo il sesto scrutinio sia sufficiente la maggioranza assoluta e non più dei due terzi dell’assemblea. Attualmente, la maggioranza assoluta è sufficiente dopo il terzo scrutinio. 

“Si passa ad un sistema in cui i cittadini non si limitano a delegare ai gruppi politici la partita, ma, con il proprio voto, possono concretamente favorire la formazione di una maggioranza – spiega il Senatore della Lega -. L’Italia non sarebbe la prima nazione: ci sono molti Paesi, inclusa la Francia, passati dalla forma di governo parlamentare a quella semipresidenziale. A mio parere è essenziale riconoscere un ruolo decisivo e centrale al Primo Ministro. La riforma infatti non toglie poteri al Parlamento ma assegna più potere agli elettori, che voterebbero così il partito di riferimento ma anche il premier ad esso collegato che avrebbe così chiara investitura popolare”. 

“Come ha detto il Vicepremier Matteo Salvini, l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dà più peso al voto dei cittadini. Se un cittadino sceglie un Presidente e una maggioranza e poi trenta parlamentari cambiano idea, non cambierà più il Governo, ma si tornerà a votare”, conclude il Senatore Bergesio

cs

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